Il destino del Gran Premio del Giappone appariva ormai appeso ad un filo. Il Gran Premio era stato originariamente previsto per il 10 ottobre prossimo, ma ora è stato ufficialmente annullato dall’organizzazione seguendo la stessa linea già messa in pratica lo scorso anno. Anche nel 2020 infatti la Formula 1 non aveva disputato il Gran Premio del Giappone, uno tra i più apprezzati dell’intero calendario iridato.
Il crescente numero dei contagi che in Giappone cominciavano a far paura già durante l’importante evento delle Olimpiadi, ha finito per porre fine ad ogni speranza di disputare l’evento giapponese sul selettivo tracciato di Suzuka. A presentare formale richiesta all’organizzazione in merito all’effettivo annullamento dell’evento nipponico è stato il Governo Nazionale.
Viene meno quindi, almeno al momento, la tripletta che dopo Russia e Turchia avrebbe condotto il Circus nel Sol Levante. D’altronde alcuni fantasmi sulla questione aleggiavano già da tempo e proprio per fine agosto era attesa una comunicazione ufficiale.
Ipotesi sul calendario dopo l’annullamento del Gran Premio del Giappone
Bisognerà probabilmente ricercare un’alternativa. Tuttavia non esiste ancora nulla di ufficiale su quello che riserverà il calendario in relazione all’effettivo annullamento del Gran Premio del Giappone. Il comunicato ufficiale diffuso dalla Formula 1 ammette che, “A seguito di discussioni in corso con il promotore e le autorità in Giappone, il governo giapponese ha preso la decisione di cancellare la gara in programma per la stagione 2021 a causa delle complessità legate all’andamento della Pandemia nel Paese. La Formula 1 sta ora lavorando sui dettagli del calendario rivisto e annuncerà i dettagli finali nelle prossime settimane. La Formula 1 ha dimostrato quest’anno, e nel 2020, che possiamo adattarci e trovare soluzioni alle incertezze odierne ed è entusiasta del livello di interesse da parte delle autorità locali per ospitare eventi di Formula 1 quest’anno e oltre”.
Con l’annullamento del Gran Premio del Giappone, potrebbe tornare in auge un appuntamento in Qatar che oggi come oggi è rimasto alla porta sperando proprio in una qualche revisione del calendario. Tuttavia fra le ipotesi più accreditati c’è anche quella relativa ad un ritorno in Bahrain per un secondo appuntamento stagionale, considerando anche che l’ultima parte della stagione vedrà tra i protagonisti proprio gli appuntamenti in Medio Oriente.
C’è poi da dire che si trovano in una fase di incertezza anche Turchia, Messico e Brasile. Quest’ultimo ha già chiesto di poter spostare l’evento di una settimana circa mentre tutti quanti rientrano nella lista rossa del governo britannico: chiunque rientri da questi Paesi dovrà infatti per forza rispettare una quarantena di 10 giorni presso un COVID Hotel approvato, a meno che non siano già trascorsi 10 giorni dall’ultimo soggiorno in uno di questi luoghi. Difatti oggi circa un migliaio di lavoratori dei team con sede in Regno Unito sarebbero interessati da tale provvedimento.
Quinto Gran Premio annullato
Il Gran Premio del Giappone è già il quinto che viene annullato durante questa stagione. Accanto a lui troviamo infatti gli annullamenti degli appuntamenti di Cina, Canada, Singapore e Australia. Se i primi tre appuntamenti erano stati sostituiti con altri eventi, sostituire Suzuka non sarà così immediato: qualche settimana fa si parlava di un doppio appuntamento ad Austin, ma secondo fonti ben informate anche l’appuntamento americano potrebbe essere a rischio per la risalita dei contagi presso la Contea di Travis ovvero dove trova sede proprio il tracciato di Austin.
Onorare l’obiettivo dei 23 Gran Premi ipotizzati a inizio anno appare sempre più complicato. Il Gran Premio di Suzuka era stato peraltro posto alle spalle dell’evento turco per coprire la finestra di 10 giorni dopo il Gran Premio di Turchia necessaria ad “eludere” la questione relativa alla quarantena in Regno Unito. Un appuntamento alle spalle della Turchia risulterebbe quindi necessario assolutamente.
La Formula 1 aveva anche previsto condizioni speciali per tutto il personale del Circus che sarebbe giunto in Giappone esclusivamente tramite voli charter da Istanbul con l’effettuazione di tamponi all’arrivo, quindi gli spostamenti sarebbero stati garantiti soltanto tra hotel e circuito senza la possibilità di fare shopping o andare al ristorante.
Tra i più delusi per l’annullamento c’è chiaramente Honda che abbandonerà la Formula 1 a fine stagione senza poter disputare il Gran Premio di casa: “sfortunatamente per il secondo anno consecutivo non sarà possibile disputare il GP del Giappone a Suzuka. Come Honda, siamo particolarmente dispiaciuti, perché questo è l’ultimo anno del nostro progetto di F1 e tanti tifosi non vedevano l’ora di prendere parte all’evento”, ha scritto il motorista di Red Bull e AlphaTauri.