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Stellantis: a Termoli settembre sarà pieno di novità

Non tutte positive le novità che settembre poterà allo stabilimento Stellantis di Termoli.

Stellantis

La pausa estiva sta per terminare e anche per lo stabilimento Stellantis di Termoli torneranno intanto punti interrogativi sul futuro, anche quello prossimo.

La popolarità dello stabilimento molisano del colosso nato dalla fusione tra PSA ed FCA, prima dell’estate ha raggiunto i massimi livelli.

La scelta dei vertici della società italo-francese, di collocare in Molise la sua terza Gigafactory europea, ha messo Termoli al centro del Mondo Stellantis.

Ma non è oro tutto ciò che luccica. Infatti con il ritorno al lavoro post estate, tornano anche le discussioni sul futuro dello stabilimento ex FCA di Termoli.

In futuro pieno di ombre che già a settembre sortiranno alcuni particolari effetti.

La produzione a Termoli riparte a settembre, ma come?

Come dicevamo, nonostante a Termoli sia stata prevista la terza fabbrica di batterie per auto elettriche del gruppo, non tutto fila liscio. Soprattutto per i lavoratori dello stabilimento sono ancora molti i punti interrogativi sia per il presente che per il futuro.

Nello stabilimento Stellantis in Molise è stata riavviata la produzione dei motori T4 e V6. Ma per il ritorno alla produzione vera e propria bisognerà aspettare la settimana appena iniziata oggi 23 agosto.

A settembre sui lavoratori si abbatteranno non poche novità. Si parte infatti dal termine dei contratti di solidarietà. Infatti dopo gli accordi su base sindacale che riguardavano la riconversione della produzione con l’introduzione del propulsore GSE ibrido, il 23 settembre cambia tutto.

Da quel giorno i contratti di solidarietà attivati a gennaio 2020 termineranno. Ed è una cosa che riguarda circa 1600 lavoratori dello stabilimento Stellantis di Termoli, uno stabilimento che come vedremo in seguito, viaggia da tempo a ritmo ridotto.

Stellantis Termoli, tra nuova Gigafactory e vecchi motori e cambi

Come è naturale che sia, il fatto che Stellantis abbia optato per Termoli come sede della terza fabbrica di batterie per auto elettriche del gruppo in Europa, cambia tutto.

Dopo Germania e Francia, sarà l’Italia e Termoli ad ospitare la nuova Gigafactory.

E si mischiano le carte per lo stabilimento di Termoli dove oggi si producono motori e cambi.

Si tratta di produzioni di propulsori e cambi che oggi riguardano veicoli la cui vita produttiva on molti casi volge al termine.

Ecco spiegato il motivo per cui lo stabilimento Stellantis di Termoli da mesi non gira a pieno regime. E non sarà la Gigafactory a riportare alla piena produttività lo stabilimento.

Tra l’altro ma nuova fabbrica di batterie elettriche Molisana non vedrà i natali prima del 2024 o del 2025.

E nel frattempo, con il rinvio del debutto del SUV Tonale di Alfa Romeo, su Termoli si abbattono nuovi periodi di cassa integrazione per i lavoratori.

Stellantis Termoli, Cig già programmata e Suv Alfa Romeo Tonale rinviato

I propulsori GSE ibridi che si producono a Termoli saranno quelli montati proprio sul SUV Tonale della casa di Arese.

Ma per il debutto del nuovo veicolo della casa del Biscione, inizialmente previsto per il 2021, tutto rinviato al 2022. E la produzione a Termoli naturalmente ne risente, nonostante questi propulsori sono montati pure su modelli cone la Fiat Tipo, la Fiat 500X e le Jeep Renegade e Compass.

A Termoli infatti si producono i motori GSE ibridi per questi veicoli e visto il passaggio all’elettrificazione, i sindacati dubbiosi, hanno chiesto da tempo alcuni chiarimenti ai vertici aziendali.

Anche perché nonostante i progetti sul motore GSE ibrido e nonostante la Gigafactory, lo stabilimento molisano sarà interessato dalla già programmata riduzione del personale per via degli accordi di incentivazione all’esodo.

Inoltre Stellantis ha già comunicato che dal 13 settembre al 26 Settembre 2021i lavoratori che oggi sono sulle linee dei cambi C 520 e M40 saranno in cassa integrazione. Altra cattiva notizia questa.

Poca chiarezza anche sulla Gigafactory di Termoli, nonostante la sua ufficialità

Anche la Gigafactory che si costruirà a Termoli non da certo garanzie nell’immediato.

L’unica cosa certa al momento è che si dovrà attendere il 2024 per il progetto della terza fabbrica di batterie per auto elettriche europea del gruppo.

Anche perché proprio dal 2024 anche a Melfi è previsto l’avvio della produzione di 4 nuovi veicoli elettrici multimarca.

Inoltre la buona notizia che è quella della nuova fabbrica, nasconse qualche dubbio.

Dubbi relativi ai perché si è scelto Termoli come sede. Logica voleva che l’azienda scegliesse tra Mirafiori e Melfi.

Il primo è lo storico stabilimento Piemontese del gruppo, dove tra l’altro si produce già la Fiat 500 E. Il secondo invece è lo stabilimento Stellantis in Basilicata, dove fin dai tempi di Fiat prima e di Fiat Chrysler Automobiles dopo, si costruiscono oltre la metà delle auto del gruppo in Italia. E a Melfi come detto dal 2024 ci sarà il via alla produzione di 4 nuovi veicoli elettrici.

Ma alla fine nonostante tutto la scelta è andata sul Molise.

Tutti i perché della Gigafactory a Termoli in Molise

Fu una sorpresa assoluta, il classico coniglio dal cilindro il fatto che la scelta della sede della Gigafactory fu Termoli.

Quando il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, indicò Termoli come scelta, spiazzò tutti.

Ma fu una scelta comprensibile come spiegata a suo tempo da Start Magazine.

Sul sito infatti, fu una popolare firma del Sole 24 Ore prima e del quotidiano La Stampa poi, a spiegare le probabili motivazioni della scelta.

Il giornalista torinese sottolineò come non ci fosse alcuna stranezza dal momento che la linea di Stellantis fu confermata.

“Sia nel Regno Unito, che negli Stati Uniti o in Germania, per la creazione di hub per costruire batterie si sono utilizzati stabilimenti che fino a oggi hanno prodotto motori termici”, questo spiegò il noto giornalista. Evidentemente è più semplice passare alla produzione delle batterie per auto elettriche in stabilimenti che nascono per produrre motori termici.

Ma non c’è solo la tecnica di produzione a giustificare la scelta di Termoli.

Ormai da anni FCA ha dislocato le attività di produzione verso il Centro Sud dello stivale. E l’idea di produrre le batterie che finiranno anche sulle auto prodotte a Melfi hz fatto propendere verso la collocazione della Gigafactory a pochi Km dallo stabilimento ex FCA di località San Nicola a Melfi, in Basilicata.

Stellantis è un colosso globale, le batterie per Mirafiori dalla vicina Francia

Ricapitolando, la Gigafactory a Termoli ha i suoi motivi anche logistici. Con buona pace di Mirafiori, dove tutti ci sono rimasti male per la bocciatura come sede della fabbrica di batterie elettriche, la scelta di Termoli appare ragionevole.

Infatti nell’immenso stabilimento Piemontese di Mirafiori, la produzione è al 20% del suo massimo regime.

E la produzione della Fiat 500 E da sola non è sufficiente a garantire il pieno regime.

E se si quella Fiat 500 E servissero batterie, si potrebbe attingere da Douvrin in Francia, dove Stellantis ha messo in cantierea Gigafactory francese.

Dal punto di vista logistico quindi, tutto risolto per le batterie che potrebbero essere necessarie a Mirafiori.

Da Termoli invece, vista la vicinanza, potrebbe attingere l’altro imponente stabilimento Stellantis italiano, cioè Melfi, dove non si produrrà come a Mirafiori, un solo veicolo elettrico, ma ben 4.

Anche i finanziamenti pubblici fanno gola ai vertici aziendali?

E poi c’è una questione che qualche sospettoso adotta da tempo. Una questione di finanziamento pubblico.

È vero, Stellantis ha già messo a bilancio qualcosa come 30 miliardi di investimenti per la transizione elettrica negli stabilimenti italiani.

Ma serviranno pure aiuti di Stato, che come si sa, nel Mezzogiorno sono più elevati e più facili da ottenere. Occorre fare di necessità virtù quindi, e probabilmente anche questo è alla base delle strana e sorprendente scelta adottata da Tavares e soci quando scelsero Termoli.

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