Fra i possessori della Ferrari 512 BB, un posto di primo piano spetta a Didier Pironi. L’ex pilota francese, che nel 1981 e 1982 corse per la scuderia di Maranello in Formula 1, amava la “berlinetta boxer”. Insieme a lei fu immortalato in alcuni scatti, per prestigiose riviste automobilistiche. Lo splendore di quel modello è ancora attuale, a dispetto degli anni. Il merito è di un Pininfarina felicemente ispirato che, nel definirne le forme sensuali e sportive, seppe confezionare un prodotto capace di superare le trappole del tempo.
Questa granturismo del “cavallino rampante” giunse sul mercato come diretta evoluzione della 365 GT4 BB. Le due lettere finali della sigla evocano le iniziali del nome e cognome di Brigitte Bardot. Alla leggendaria attrice francese la Ferrari 512 BB fu più volte accostata sul piano filosofico, anche in ragione della sua bellezza.
Le forme dell’auto sportiva emiliana, d’altronde, sono molto sinuose, oltre che decise. Una vera scultura, di fascinoso impatto ottico ed emotivo. Leonardo Fioravanti svolse davvero un lavoro eccellente per Pininfarina. Il debutto in società di questa “rossa” avvenne al Salone di Parigi del 1976. Qui seppe guadagnare subito la scena, per la forza dei suoi contenuti estetici, tecnici e funzionali.
Motore da urlo per la Ferrari 512 BB
Il compito di spingerla fu affidato a un 12 cilindri da 5 litri a V di 180°, disposto in posizione posteriore-centrale. Una scultura meccanica, dal suono celestiale, in grado di emozionare anche il grande Herbert von Karajan. La potenza, nello step iniziale, era di 360 cavalli. Poi i quattro carburatori triplo corpo Weber 40 IF 3C furono sostituiti dall’iniezione Bosh K-Jetronic, compagno della vettura fino al congedo del 1984, per soddisfare i più severi standard sulle emissioni del mercato statunitense.
Così i cavalli scesero a quota 340, ma le prestazioni rimasero al top. La velocità massima dichiarata era di 283 km/h (contro 295 km/h), ma l’accelerazione rimaneva più o meno la stessa di prima. Molti ordinarono questa sportiva con la parte inferiore della carrozzeria in tinta, offerta in alternativa alla fascia in nero opaco: una scelta a mio avviso vincente. Per anni la Ferrari 512 BB è stata l’auto di punta del listino del “cavallino rampante”.
Un’auto da sogno, di grande valore culturale
Con lei si rafforzò il passaggio ai buoi dietro il carro, aprendo una nuova parentesi produttiva dopo la “Daytona”, durata fino all’arrivo della 550 Maranello che, nel 1996, riportò in posizione anteriore il motore delle ammiraglie sportive della casa emiliana (escluse le tirature limitate). Il telaio era a traliccio tubolare, come sulle altre “rosse” dell’epoca. Notevole il coinvolgimento sensoriale, che proiettava in una dimensione magica, frutto di un rapporto intimo col mezzo.
Ricordiamo che la Ferrari 512 BB, sostituita in listino dalla splendida Testarossa, ebbe anche una carriera sportiva, in gran parte ascrivibile all’impegno di Luigi Chinetti, storico importatore del marchio negli Stati Uniti d’America. Lui riuscì a spingere la casa di Maranello a sviluppare la 512 BB LM, molto attenta al tema aerodinamico, grazie agli studi condotti nella galleria del vento di Pininfarina.
L’auto seppe mettersi in luce. Il 14 giugno del 1981 la 512 BB LM disputò la sua gara migliore, chiudendo al quinto posto la 24 Ore di Le Mans, con Hervé Regout, Jean-Claude Andruet e Claude Ballot-Léna. In totale furono costruite 929 Berlinetta Boxer a carburatori e 1007 esemplari a iniezione. Fra i soddisfatti clienti della Ferrari 512 BB il già citato Didier Pironi che, in forza delle sue doti di pilotaggio, seppe tirare fuori il meglio del potenziale dell’auto.
Motore
- MOTORE posteriore, longitudinale, 12V 180°
- ALESAGGIO E CORSA 82 x 78 mm
- CILINDRATA UNITARIA 411,92 cm3
- CILINDRATA TOTALE 4943,04 cm3
- RAPPORTO DI COMPRESSIONE 9,2 : 1
- POTENZA MASSIMA 250 kW (340 CV) a 6000 giri/min
- POTENZA SPECIFICA 69 CV/l
- COPPIA MASSIMA–
- DISTRIBUZIONE bialbero, 2 valvole per cilindro
- ALIMENTAZIONE iniezione Bosch K-Jetronic
- ACCENSIONE mono, elettronica
- LUBRIFICAZIONE carter secco
- FRIZIONE bidisco
Autotelaio
- TELAIO tubolare in acciaio
- SOSPENSIONI ANTERIORI indipendenti, quadrilateri trasversali, molle elicoidali, ammortizzatori telescopici, barra stabilizzatrice
- SOSPENSIONI POSTERIORI indipendenti, quadrilateri trasversali, molle elicoidali, 4 ammortizzatori telescopici, barra stabilizzatrice
- FRENI a disco
- CAMBIO 5 rapporti + RM
- STERZO pignone e cremagliera
- SERBATOIO CARBURANTE capacità 120 l
- PNEUMATICI ANTERIORI 240/55 VR 415
- PNEUMATICI POSTERIORI 240/55 VR 415
Carrozzeria
- TIPO DI CARROZZERIA berlinetta, 2 posti
- LUNGHEZZA 4400 mm
- LARGHEZZA 1830 mm
- ALTEZZA 1120 mm
- PASSO 2500 mm
- CARREGGIATA ANTERIORE 1508 mm
- CARREGGIATA POSTERIORE 1572 mm
- PESO 1499 kg a vuoto
Prestazioni
- VELOCITÀ MASSIMA 280 km/h
- ACCELERAZIONE 0-100 KM/H –
- 0-400 M 14,2 s
- 0-1000 M 25,1 s
Fonte | Ferrari