La Ferrari di ritorno da Le Mans è artefice di un dominio assoluto nella categoria GT che spalanca le porte al ritorno in forma ufficiale nella classe regina annunciato di recente e atteso per il 2023. Si può dire che la Ferrari vista alla recente 24 Ore di Le Mans è un tripudio di energia che per un attimo mette da parte le sofferenze che ancora è lecito patire in Formula 1. La Ferrari ha infatti sbaragliato la concorrenza sia in LM GTE Pro che in LM GTE Am ovvero le due classi destinate alle Gran Turismo nel WEC e quindi alla 24 Ore più nota del pianeta.
Il successo bis è sicuramente un biglietto da visita importante nell’anno dell’annuncio del ritorno ufficiale nel Mondiale Endurance, quindi alla 24 Ore di Le Mans. Un doppio successo messo in pratica davanti agli occhi di John Elkann, presidente del Cavallino Rampante, che quest’anno ha avuto l’onore di aprire le danze della classicissima di durata sbandierando il Tricolore Francese al via. Una partecipazione importante che solitamente spetta a personalità importanti del mondo dei motori: un segnale forte relativo all’effettivo ruolo che avrà la Ferrari nel futuro del Mondiale Endurance e della 24 Ore di Le Mans.
La Ferrari ha mostrato il meglio di sé
C’è da dire che il doppio successo alla 24 Ore di Le Mans è indice di uno stato di forma impeccabile per la compagine di Maranello. Il comparto Competizioni GT, che vedrà buona parte della sua gente impegnata anche sulla nuova Hypercar, ha dato prova delle ottime doti qualitative di casa Ferrari.
Alla base dei successi c’è la Ferri 488 GT3 che dopo 6 anni dal debutto riesce a dire ancora la sua. Il successo in GTE Pro è ad opera del competitivo trio Pier Guidi, Calado e Ledogar abbinato ad un terzetto altrettanto interessante in GTE Am: a condurre alla vittoria in questo caso sono stati gli ottimi Nielsen, Rovera e Perrodo. È un periodo d’oro quello per la Ferrari votata all’Endurance che aveva già vinto l’importante 24 Ore di Spa a fine luglio rompendo un digiuno durato 17 anni sempre a bordo di una 488 stavolta non di AF Corse ma di Iron Lynx, ma sempre con Pier Guidi, Nielsen e Ledogar.
Il dominio di Le Mans è stato netto e cristallino con la Ferrari 488 GT3 numero 51 capace di resistere in testa per 20 ore sulle 24 utili a terminare davanti a tutti. Nulla ha potuto contro il Cavallino Rampante: nemmeno la modifica del Balance of Performance chiesta dalla Commissione Endurance della FIA praticamente qualche minuto prima dell’ultimo turno di prove precedente alla Hyperpole. In AF Corse hanno perso si mezzora della sessione a disposizione, ma hanno introdotto in pista un mostro da gara capace di sbaragliare la concorrenza.
John Elkann è rimasto nei box Ferrari
A condire di benevolenza e vicinanza una 24 Ore dura ma vincente in casa Ferrari ci ha pensato anche l’apporto di John Elkann. Il presidente del Cavallino Rampante, invitato per dare il via alla classicissima francese, ha infatti preferito rimanere all’interno dei box Ferrari per vivere da vicino quanto ancora poteva offrirgli una 24 Ore di Le Mans divenuta da lì a poco straordinaria.
Bisognerà cominciare a farsi un’idea nuova di John Elkann, uno che da quando ha dovuto fare i conti con l’addio di Louis Cammilleri sembra sempre più vicino e inebriato dalle sensazioni che la Ferrari può e sa regalare. Essere a Le Mans tra sabato e domenica scorsi è un segnale importante che rende ancora più interessante l’approdo con la Hypercar della Scuderia a partire da un 2023 non più così lontano.
Il futuro è sempre più vicino al presente, 50 anni dopo l’ultima partecipazione del Cavallino Rampante con l’iconica 312 PB. Sulla decisione del ritorno in via ufficiale, nella classe regina, a Le Mans e nell’Endurance che conta John Elkann ha ammesso ad Autosprint: “questa decisione è frutto di una convergenza tra la grandissima abilità della squadra guidata da Antonello Coletta, che passo dopo passo ha fatto sempre meglio facendo un lavoro straordinario, e una regolamentazione che hanno fornito FIA e ACO, che ha permesso di competere ai massimi livelli con una Hypercar. Questa convergenza ha reso la scelta naturale. Devo anche dire che siamo convinti che il nostro motore V6 ibrido che abbiamo presentato sulla nuova 296 GTB sia un motore importante, in questo passaggio che abbiamo tra il termico e l’elettrico. Riteniamo che la Hypercar sarà un modo straordinario per esprimere l’ingegnosità e la creatività di Ferrari, per poter competere ed imparare cose che creeranno macchine diverse da quelle che abbiamo oggi”.
“Sono felice di essere a Le Mans e onorato di aver dato la partenza a questa gara straordinaria. Pensando al 2023 quando si celebreranno i primi cento anni, siamo molto orgogliosi di partecipare come Ferrari. Non solo perché fa parte della nostra storia, ma soprattutto perché è parte del nostro futuro”, aveva ammesso John Elkann prima dell’avvio della 24 Ore di Le Mans.
La Hypercar già in pista a maggio
L’antipasto della 24 Ore di Le Mans serve su un piatto d’argento notizie importanti in riferimento al futuro in Hypercar per la Ferrari. A fornire maggiori dettagli, in questo caso, è Antonello Coletta. Il responsabile del comparto Competizioni GT di Maranello è ovviamente rincuorato dalle performance doppie del successo bis a Le Mans.
“Questo duplice successo ci fa molto piacere, soprattutto pensando che solo 25 giorni fa avevamo vinto tutte e due le classi anche a Spa. Se poi ci si aggiunge che domenica abbiamo vinto anche una gara del Dtm (con Alex Albon; n.d.r.), stiamo vivendo un momento super positivo”, ha ammesso Coletta a La Gazzetta dello Sport.
Poi Antonello Coletta ha svelato la possibilità di disporre in pista già a maggio la nuova Hypercar per la primissima fase di preparazione al ritorno ufficiale nel WEC: “tiamo definendo stile, forme in galleria del vento, gli studi sul motopropulsore. È un momento in cui il progetto è in evoluzione. Facciamo conto di andare in pista verso maggio, giugno dell’anno prossimo. Ci stiamo preparando bene, abbiamo una squadra che ha scritto alcune delle pagine più importanti degli ultimi anni nell’endurance, in casa una tecnologia che non è seconda a nessuno. Siamo fiduciosi di poter fare, con umiltà e piedi per terra, un buon lavoro. Con tante Case impegnate non sarà una passeggiata, ma se saremo competitivi, la soddisfazione sarà ancora maggiore”.
Sulla scelta dei piloti invece, “sarà un mix tra i nostri piloti attuali del Gt e quelli in crescita: la prima scelta sarà lì” ha proseguito.