Quando si parla di un marchio blasonato come Maserati è facile vivere un bombardamento emotivo, perché la casa automobilistica modenese ha scritto pagine memorabili di storia, con modelli da gara e stradali ricchi di fascino. Le vetture del “tridente” hanno una spiccata personalità, che le rende diverse da tutte le altre. In esse si compie una perfetta miscela di classe e sportività, nel quadro di una magia estetica che spesso tocca l’apice dello splendore.
Anche se negli anni ottanta il marchio emiliano ha fatto qualche passo falso, con la serie Biturbo (rimediato però da modelli speciali come la Shamal), la sua trama evolutiva si è consegnata al cuore con auto di straordinario splendore.
Oggi il “tridente” continua sulla buona strada, con gioielli come la MC20, presentata in tempi recenti. In questo articolo, però, le nostre attenzioni vanno alle vetture moderne in serie limitata della celebre azienda italiana, che dal 16 gennaio 2021 fa parte della galassia Stellantis. Qualora fosse di vostro interesse, seguiteci nel nostro breve viaggio alla loro scoperta.
Maserati GranTurismo Special Edition
La Maserati GranTurismo Special Edition, presentata nel 2017 insieme alla GranCabrio Special Edition, rende omaggio ai 60 anni di vita della 3500 GT. Prima gran turismo del “tridente” prodotta in serie. Quell’auto segnò una tappa fondamentale nella storia del marchio. Giusto renderle un tributo con una serie limitata di soli 400 esemplari, nelle varianti Sport. Esclusivamente sviluppata per le versioni speciali celebrative è la colorazione a triplo strato della carrozzeria Rosso Italiano. Una rivisitazione della tinta della 250F con cui Juan Manuel Fangio vinse il campionato di Formula 1 del 1957. Anche i cerchi in lega da 20 pollici MC Design sono specifici e presentano una finitura in color Nero Lucido, in tinta con le coppette coprimozzo su cui spicca il logo Special Edition.
Quest’ultimo compare anche sul battitacco in fibra di carbonio. Il trattamento non ha risparmiato l’abitacolo, sottoposto ad una specifica personalizzazione, con un diverso taglio espressivo per il rivestimento dei sedili, realizzati con pelle Poltrona Frau o pelle/Alcantara. Una placchetta con supporto in fibra di carbonio sul tunnel centrale ricorda il 60° anniversario dalla nascita della 3500 GT e la produzione in serie limitata di 400 esemplari della Maserati GranTurismo Special Edition. Cuore pulsante del modello, in questa declinazione, è un motore V8 aspirato da 4.7 litri, in grado di erogare una potenza massima di 460 cavalli, made in Maranello. Le origini dell’unità propulsiva, infatti, sono legate al marchio Ferrari. In linea con le aspettative sono le prestazioni: accelerazione da 0 a 100 km/h in 4″7, velocità massima nell’ordine dei 300 km/h. Dati capaci di soddisfare anche i palati più esigenti.
La trazione è posteriore. Presenti le sospensioni Skyhook Sport con ammortizzatori a controllo elettronico. Cinque le modalità di guida: Auto Normal, Auto Sport, Manual Normal, Manual Sport e I.C.E (Increased Control and Efficiency). La Maserati GranTurismo Special Edition è una vettura sportiva dalla linea particolarmente riuscita, che conquista al primo sguardo. Il suo magnifico stile non fa leggere le rughe del tempo. Una prova di grande longevità, che riesce soltanto a pochi mezzi a quattro ruote. Difficile armonizzare con la sua stessa grazia le note dell’eleganza e della sportività. Il merito è di Pininfarina, che ha firmato questo capolavoro.
Maserati Barchetta
Doveva prendere forma in 30 esemplari, ma ne sono sbocciati solo 13, rendendo ancora più esclusiva questa vettura in serie limitata del “tridente”, nata espressamente per la pista. La sua missione? Regalare emozioni di guida di stampo corsaiolo ai clienti, nell’ambito di un campionato monomarca espressamente pensato per loro. Pare che qualcuno sia riuscito ad ottenere anche l’omologazione stradale del modello, eseguendo delle modifiche che hanno reso possibile il rispetto delle norme di certificazione. Potrebbe quindi capitare di vedere una Maserati Barchetta parcheggiata davanti a un bar, per una pausa caffé in centro città.
Il modello è stato prodotto dal 1991 al 1992. Ancora oggi porta bene i suoi anni. Come abbiamo riferito in un precedente post, il suo stile è il frutto dell’estro creativo di Carlo Guaino, dello studio “Synthesis Design”, cui si devono anche, fra le altre, la De Tomaso Guarà e la Lotus Elise. La Maserati Barchetta interpreta nella sua dimensione più pura il concetto di scoperta estrema degli anni romantici, traslato nella modernità. Guardando le sue linee si coglie lo spirito delle 350 S e 450 S, anche se il prestigio non è paragonabile.
I suoi tratti, pur focalizzati sull’efficienza e sul minimalismo, hanno una buona presenza scenica, ma questo non basta a farne la candidata ideale per un concorso d’eleganza. Del resto, l’obiettivo dei progettisti era ben diverso. Le dinamiche della Maserati Barchetta sono rese più incisive dal peso di appena 800 chilogrammi che, abbinati ai 315 cavalli del motore V6 sovralimentato da 2.0 litri, producono un’ottima verve prestazionale. Ciò che più esalta, al di là dei numeri, è però l’handling. Si vede che l’auto è nata per danzare tra i cordoli con la grazia dei bolidi da corsa.
Maserati MC12
Una regina senza tempo, che ha scritto una pagina indelebile nella storia moderna del marchio del “tridente”. La Maserati MC12 è un autentico gioiello, per palati molto raffinati. Prodotta dal 2004 al 2005, questa supercar si offre allo sguardo con forme da prototipo targato. Sembra scappata dalla pista di Le Mans, ma è omologata per l’uso nelle strade di tutti i giorni. Volendo ci si può recare anche al bar, in centro città. Facile immaginare l’effetto: è come se i Pink Floyd andassero a fare un loro concerto in una festa patronale di un piccolo paese sperduto fra le montagne. Qui siamo davvero nell’Olimpo della specie.
La Maserati MC12 è senza ombra di dubbio l’opera d’arte più esclusiva dell’era recente della casa modenese, almeno fra i modelli destinati al mercato. Il suo look profuma di corse in ogni centimetro dell’esecuzione stilistica. Stretta la parentela con la Ferrari Enzo, da cui deriva, ma i progettisti sono stati in grado di conferirle una specifica personalità, tanto sul piano stilistico quanto sul piano dinamico. L’energia che ne muove vigorosamente la danze giunge da un motore V12 di 6 litri, Made in Maranello, in grado di sviluppare 630 cavalli di potenza massima a 7500 giri al minuto. Questa scuderia di purosangue di razza spinge un peso a secco di appena 1335 chilogrammi, frutto di un esteso impiego di materiali compositi.
La miscela si traduce in un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3.8 secondi e da 0 a 200 km/h in 9.9 secondi. I 400 metri con partenza da fermo sono liquidati in 11.3 secondi, mentre la pratica del chilometro, sempre con partenza da fermo, viene evasa in soli 20.1 secondi. Sono prestazioni oggi comuni a molte supercar, ma 17 anni fa si collocavano nei piani alti della classifica. Fra le caratteristiche della Maserati MC12 va segnalata la sua carrozzeria Roadster, con tettuccio rigido asportabile, che permette di gustare en plein-air le sue emozioni dinamiche e il sound mozzafiato che giunge dal motore.