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Boom delle auto elettriche ad agosto in Italia

La crisi delle catene di fornitura dei semiconduttori, che ha colpito gran parte dei Costruttori, non ferma la corsa delle vetture alla spina

auto elettriche

Mercato vetture a picco in Italia ad agosto, ma la crisi delle catene di fornitura dei semiconduttori, che ha colpito gran parte dei Costruttori, non ferma per il momento la corsa delle auto alla spina: boom delle auto elettriche.

I dati di Motus-E sono eloquenti: riguardano BEV (elettriche) e PHEV (ibride plug-in). Le PEV (le Plug-in Electric Vehicle, somma di BEV e PHEV) sono cresciute del 83,81%, con 6.459 unità.

Abbiamo 3.233 BEV (auto elettriche a batteria) e 3.226 PHEV (ibride plug-in), che crescono rispettivamente del 71,51% e del 98,04% rispetto alle vendite registrate ad agosto dell’anno scorso. 

La quota di mercato delle PEV è ormai impressionante e raggiunge il 9,97% (rispettivamente 4,99% BEV e 4,98% PHEV) sfiorando il 10% di mercato già raggiunto nel mese precedente. 

Sentiamo il 2021: c’è una crescita del 274,9% delle PEV nei primi 8 mesi del 2021, equivalente a circa 86.000 mezzi immatricolati. Così, abbiamo una penetrazione del mercato che supera l’8% rispetto al 2,8% ad agosto dello scorso anno (nello specifico con 3,6% BEV e 4,4% PHEV).

Bonus auto elettriche ed extrabonus: caos

Si paga il pastrocchio a livello di chi ha ideato alcune recenti normative. Per le fasce 0-20 gCO2/km (prettamente BEV) e 21-60 gCO2/km (fascia dedicata alle PHEV), il cosiddetto ecobonus M1, si sono esauriti il 26 agosto. Purtroppo l’intervento del decreto Sostegni a fine luglio non ha rafforzato questo strumento, ma il cosiddetto extrabonus (2000 euro in caso di rottamazione). Il paradosso che si è andato a creare è che con l’esaurimento delle risorse ecobonus, l’extrabonus per legge non è più utilizzabile.

Morale: 57 milioni di euro bloccati nel sistema gestito da Invitalia. Da sbloccare. Come? Con un provvedimento sensato.

Serve pure una pianificazione chiara verso operatori e clienti finali per il prossimo triennio. Altrimenti c’è un rischio, dice Motus-E: una riduzione più lenta del prezzo di acquisto delle elettriche. Che resterebbero appannaggio di poche persone che se le possono permettere.

A margine, va pure detto che con questo stillicidio di strani bonus ed extrabonus, confusi e disordinati, fermati e rifinanziati, che ci sono e poi spariscono, legati alla rottamazione e poi no, generano confusione enorme fra i cittadini.

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