Tra le più iconiche vetture della storia del motorsport di casa Lancia, escludendo per un attimo le importanti vittorie nei rally, c’è sicuramente la Lancia Beta Montecarlo Turbo. Parliamo infatti di un’icona del motorsport degli Anni Ottanta, auto leggendaria derivata dalla interessante coupé di serie e utilizzata da Lancia Corse nell’iconico Mondiale Marche FIA ottenendo successi di tutto rispetto, permettendo a Lancia di vincere il Mondiale Costruttori nel 1980 e 1981.
Ora il terzo degli undici esemplari realizzati da Lancia Corse fra il 1979 e il 1981 è in vendita presso lo shop californiano di Canepa.
Un passato di gran classe per la Lancia Beta Montecarlo Turbo in vendita da Canepa
Il telaio numero 1003 della Lancia Beta Montecarlo Turbo disponibile da Canepa è stato introdotto per la prima volta nel 1979 quando venne adoperato al Giro d’Italia nelle mani di Riccardo Patrese e Markku Alen. La coppia concluse seconda alle spalle di un’altra Lancia Beta Montecarlo affidata alle cure di Gilles Villeneuve e Walter Röhrl: un aspetto curioso fu dovuto al fatto di aver utilizzato un percorso autostradale che valse ad entrambe le Lancia una squalifica.
La Beta Montecarlo Turbo oggi in vendita venne ritirata dalle corse per lasciare spazio ad una nuova generazione nel 1980. Tuttavia non terminò qui la sua esperienza nelle corse visto che continuò ad essere utilizzata nelle corse da team privati fino al 1982. Con questa Beta Montecarlo Turbo, Lancia vinse nel 1979 il Mondiale nella categoria con cilindrata inferiore ai 2.0 litri vincendo il Mondiale Assoluto nel 1980 e 1980 grazie anche ai punti raccolti dalla vettura oggi in vendita da Canepa.
Di seguito vediamo la storia nelle gare della Lancia Beta Montecarlo Turbo così come riportato dal venditore:
- Mondiale Marche 1979: Giro d’Italia – 2° assoluto (poi squalificato) con Ricardo Patrese, Markku Alen, Illkka Kivimaki
- 6 Ore di Vallelunga (1979): DNF con Markku Alen e Giorgio Pianta
- 6 Ore del Mugello (1980): 1° di classe con Riccardo Patrese e Eddie Cheever
- Mondiale Marche 1980: 6 Ore di Brands Hatch – 2° assoluto – con Michele Alboreto, Eddie Cheever
- Mondiale Marche 1981: 1000KM di Monza – 1° di classe con Germano Nataloni e Gianfranco Ricci, team privato
- 24 Ore di Daytona 1981: preparata, ma non utilizzata
- Gara Nazionale a Vallelunga (1981) – 4° assoluto con Germano Nataloni
- Gara Nazionale a Magione (1981) – 2° assoluto con Germano Nataloni
- Mondiale Marche 1982: 1000KM di Monza – DNF con Germano Nataloni
La Lancia Beta Montecarlo Turbo in vendita è stata usata anche per dei test con Pirelli e resa disponibile come auto backup per il Jolly Club.
Un mito delle corse
La Lancia Beta Montecarlo Turbo nasceva da un set di conoscenze e ingegneri di gran classe. La carrozzeria sfruttava la sapienza di Pininfarina mentre il telaio era opera di Giampaolo Dallara. Il propulsore è un 1.4 turbo da 370 cavalli a 1,2 bar e 420 cavalli a 1,6 bar sviluppato da Abarth e Lancia. La vettura di casa Lancia divenne un riferimento nella sua categoria riuscendo a primeggiare contro avversari di certo molto ostici.
Il telaio numero 1003 proposto da Canepa dopo essere appartenuta a Lancia Corse è stata venduta nel marzo del 1981 a Germano Nataloni per partecipare a numerosi eventi nazionali in Italia. successivamente venne venduta ad Autosport nell’ottobre del 1983 per poi finire nelle mani del noto collezionista, Kerry Morse, nel 1988 dopo che lo stesso aveva già acquistato da Lancia una LC2 telaio 002. La vettura è stata quindi spedita a Los Angeles dopo un test svoltosi a Vallelunga.
La Lancia Beta Montecarlo Turbo, telaio numero 1003, è stata iscritta ai Monterey Historics del 1989, dove è stata anche mostrata nel paddock con la LC2 002 di Morse. Quindi è stata mostrata nuovamente ai Monterey Historics nel 1993 e da allora è stata messa da parte. È rimasta di proprietà di Kerry Morse fino all’agosto del 2016. Ora bisogna trovare un nuovo proprietario, ma non si conosce il prezzo: Canepa chiede un contatto telefonico per saperne di più, ma negli anni scorsi una Lancia Beta Montecarlo Turbo telaio numero 1009 è stata venduta all’asta per 225mila euro.