La storia dell’Alfa Romeo è costellata di modelli meravigliosi, che hanno scritto pagine importanti nell’antologia dell’auto e dell’automobilismo. Il loro fascino ha consentito all’azienda di superare le onde burrascose dei periodi più critici, con la forza delle emozioni incise nel cuore degli appassionati di tutto il mondo.
Ancora oggi il marchio milanese gode di grande ammirazione, nonostante alcune cadute di stile degli anni passati. Basterebbe fare più modelli giusti per mettere a frutto questo immenso patrimonio. Anche nell’era moderna, però, non sono mancate in listino delle vetture Alfa Romeo capaci di far sognare, con la forza del loro carattere. Ne abbiamo scelte tre per voi, che vi invitiamo a rivivere nel loro spirito, con l’ausilio di altrettanti video. Siete pronti ad affrontare il viaggio? Bene: accendente il motore e inserite la prima marcia. Si parte!
Alfa Romeo SZ
L’Alfa Romeo SZ è stata prodotta dal 1989 al 1991. Questa vettura si offre allo sguardo con un look da dura, senza leziosità stilistiche. Un modo per distinguersi dalla massa, con un carattere espressivo forte. Le due lettere presenti nella sigla sono l’acronimo di Sprint Zagato. Marchio, quest’ultimo, cui si deve il design dell’auto.
Il frutto del loro lavoro è un modello inconfondibile, i cui lineamenti segnano un profondo stacco con il resto della produzione. Sul fronte dell’identità non ci sono quindi carenze, ma l’eleganza su questa sportiva del marchio milanese non è di casa. Alcuni la amano, altri la odiano. Più grande l’armonia che si registra negli giudizio sull’abitacolo, capace di mettere meglio d’accordo.
L’Alfa Romeo SZ si giova della spinta di un motore V6 Busso da 2959 centimetri cubi di cilindrata, con una potenza massima di 210 cavalli a 6200 giri al minuto e una coppia massima di 25 kgm a 4500 giri al minuto. Quanto basta per raggiungere i 245 km/h, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7 secondi netti. Tempi che oggi fanno in ridere, ma espressivi di una discreta verve prestazionale nel periodo in cui il modello era in listino.
Fra i suoi punti di forza, nell’ottica del piacere di guida, la presenza della trazione posteriore, che non sempre ha accompagnato le belle auto della produzione moderna del “biscione”. Notevole il contributo dato al sano comportamento dinamico dalle sospensioni, messe a punto da Giorgio Pianta, al cui nome non bisogna aggiungere altro. Il ridotto rollio contribuisce all’efficacia dell’handling. L’Alfa Romeo SZ, il cui peso in ordine di marcia è di 1256 chilogrammi, è stata prodotta in 1036 esemplari. Oggi sono una bella tentazione per i collezionisti.
Alfa Romeo 8C Competizione
L’Alfa Romeo 8C Competizione è una della auto più affascinanti della storia del marchio milanese. Il suo stile, sensuale e raffinato, porta la firma del designer tedesco Wolfgang Egger, particolarmente ispirato nel definire le forme di questa supercar dell’era moderna, che ha fatto sognare milioni di appassionati. Prodotta in tiratura limitata di 500 esemplari, fu affiancata da una versione aperta, anch’essa in serie speciale.
Noi qui ci occupiamo della coupé, che incarna meglio il legame con la 33 Stradale del 1967, alla quale si è ispirata nel trattamento sinuoso dei volumi, nonostante la diversa architettura meccanica. Prodotta dal 2007 al 2010, l’Alfa Romeo 8C Competizione è stata un atto di coraggio del marchio meneghino, che ha risvegliato il suo orgoglio storico per dar vita a un’auto sportiva di grande fascino, degna della migliore tradizione. Il maggior numero di clienti si è registrato negli Stati Uniti, in Italia e in Germania.
Difficile trovare degli esemplari in vendita, perché i pezzi di alto collezionismo sono spesso custoditi, in modo geloso, dai loro proprietari, che ogni tanto li assaggiano, come si fa con il buon vino stagionato. Dalle statistiche di vendita emerge la netta dominanza del colore rosso competizione per la carrozzeria, scelto da oltre 60% dei committenti. Fra gli altri cromatismi, il giallo, il nero e il rosso standard, che hanno intercettato la preferenza di altri owner. Maserati si è occupata della produzione dell’auto, nei suoi stabilimenti.
Altra collaborazione importante quella con la Ferrari, cui si deve il motore V8 da 4691 centimetri cubi di cilindrata, in grado di esprimere una potenza massima di 450 cavalli a 7000 giri al minuto e un picco di coppia di 470 Nm a 4750 giri al minuto. Tanta energia si esprime con un sound mozzafiato, specifico per il modello e diverso da quello delle supercar di Maranello. La trasmissione con schema transaxle dona a questa vettura con propulsore anteriore una ottimale ripartizione dei pesi. Il cambio elettroattuato agevola i passaggi di marcia, per scaricare al meglio l’energia. Notevoli le performance, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4 secondi netti e una velocità massima di 292 km/h.
Alfa Romeo 4C
L’Alfa Romeo 4C è una coupé moderna che gioca molto sul tema della leggerezza, per fornire un quadro dinamico e prestazionale degno delle aspettative. Il look, forte e determinato, comunica subito le sue intenzioni. Bisogna ammettere che il Centro Stile Alfa Romeo ha fatto un ottimo lavoro, pur nel quadro di limiti molto stretti sul fronte della lunghezza, che non supera i 4 metri.
Grazie all’estro creativo di quanti ci hanno lavorato, è uscita fuori una carrozzeria di grande presa emotiva, che si distingue facilmente dalla massa, con evidenti richiami agli stilemi più classici del “biscione“. Vedendola, non si hanno dubbi sulla sua discendenza. Si tratta di una delle poche auto che, per essere riconosciuta, non ha bisogno degli stemmi. Sin dal suo debutto, al Salone dell’Auto di Ginevra del 2013, questa vettura ha saputo imporsi all’attenzione. Non succede sempre, anche con le supercar.
La produzione di questo modello è avvenuta negli stabilimenti Maserati, fino al 2020, anno in cui si è chiuso il suo ciclo produttivo. Oggi l’Alfa Romeo 4C può essere acquistata solo sul mercato dell’usato, dove è possibile imbattersi in esemplari perfettamente conservati. Uno dei punti di forza di questa automobile sportiva è il telaio monoscocca in fibra di carbonio, sviluppato insieme a Dallara, che non supera i 65 chilogrammi alla bilancia. Ne deriva un peso a vuoto di 895 chilogrammi. Facile intuire il tenore delle sue dinamiche stradali, degne dello spirito atletico del modello.
Su una massa così contenuta, i 240 cavalli sviluppati dal motore turbocompresso a 4 cilindri, da 1742 centimetri cubi, riescono a garantire una spinta molto vigorosa, testimoniata dal passaggio da 0 a 100 in 4″5. La punta velocistica tocca quota 258 km/h. Da segnalare la coppia massima, pari a 350 Nm, l’80% dei quali disponibili già a 1700 giri al minuto. Il cambio è a doppia frizione, gestibile dai paddle dietro il volante, come sulle monoposto di F1.