Si riporta davanti a tutti in classifica piloti Max Verstappen che con la Red Bull ha vinto un Gran Premio di Olanda partecipatissimo di tifosi locali che tifavano tutti per lui. Sono infatti tre ora i punti che separano Max Verstappen da Lewis Hamilton che al Gran Premio di Olanda ha concluso alle spalle dello sfidante numero uno di questa stagione, precedendo quindi Valtteri Bottas sula monoposto gemella.
Nulla ha potuto Lewis contro lo strapotere di Max Verstappen che scattando dalla Pole Position ha lasciato ben pochi margini all’inglese della Mercedes. L’olandese ha prodotto un numero di errori pari allo zero tirando dritto verso la sua settima affermazione stagionale, ovvero la 17esima della sua giovane ma produttiva carriera.
Si può dire che oggi la RB16B di Max Verstappen è apparsa molto più in forma rispetto alla Mercedes a disposizione di Lewis Hamilton in questo Gran Premio di Olanda disputatosi nella splendida cornice dello storico tracciato di Zandvoort. Straordinario è stato sicuramente l’apporto dei tifosi che aspettavano questo evento già dalla scorsa stagione del Circus. Inutile è apparsa la strategia proposta da Mercedes che nulla ha potuto contro la performance cristallina del padrone di casa. Decisamente poco interessante l’aver raccomandato a Bottas, dopo un pit stop al 67esimo giro, di non provare a realizzare il giro più veloce della giornata grazie alle Pirelli Soft a disposizione. Il finlandese, ormai a due passi dall’essere scaricato dalla Stella, ha infatti messo in pratica la prestazione più veloce della giornata: il team di Toto Wolff è stato quindi costretto a richiamare Hamilton ai box per fargli mettere in pratica, all’ultimo giro, l’effettivo giro record della giornata.
Gran Premio di Olanda eccellente per Pierre Gasly
Con una Mercedes apparsa a tratti più confusionaria del suo solito in tema di strategie, Max Verstappen rimette le cose in chiaro imponendosi e ristabilendo gli equilibri di un Mondiale fin qui sicuramente appassionante. Decisamente importante il risultato messo in pratica da una sempre più convincente AlphaTauri che con Pierre Gasly sfodera una prestazione da quarto posto finale. Il risultato del bravissimo francese, vincitore a Monza lo scorso anno, può essere inteso con titoli maggiori visto che i primi tre hanno doppiato tutti i piloti rimanenti producendo un segnale di effettiva superiorità sotto ogni punto di vista. Insomma, la prestazione di Pierre Gasly vale un po’ come una importantissima vittoria.
Gasly ha tenuto dietro la Ferrari di Charles Leclerc che non ha mai avuto lo spunto necessario per sopravanzare il pilota dell’AlphaTauri.
D’altronde al Gran Premio di Olanda la Ferrari ha agguantato pressoché il minimo sindacale a disposizione. Il quinto posto di Charles Leclerc e il settimo di Carlos Sainz non valgono infatti gli estremi prestazionali visti durante il fine settimana sul giro secco. Carlos ha ceduto nel finale agli attacchi di Fernando Alonso che ha infilato la Alpine tra le due monoposto del Cavallino Rampante. Il decimo posto finale di Lando Norris con la McLaren vale però alla Ferrari la terza piazza nel Mondiale Costruttori con 12 punti di vantaggio proprio sul team di Woking.
Solo ottavo Sergio Perez con l’altra Red Bull che comunque ha condotto una gara in rimonta dopo essere partito dalla Pit Lane assieme a Nicholas Latifi che con la Williams ha invece chiuso in 16esima piazza. Alle sue spalle troviamo l’altra Alpine di Esteban Ocon. Undicesimo Daniel Ricciardo, con la seconda McLaren, mentre va male ad Aston Martin con Lance Stroll solamente 12esimo e Sebastian Vettel alle sue spalle.
Va ancora peggio all’Alfa Romeo Racing. Antonio Giovinazzi ritrova la solita sfortuna che in accordo con una foratura lenta lo ha costretto ad un secondo ingresso ai box non previsto all’inizio. Una condizione che gli ha rovinato una gara che avrebbe potuto vederlo sicuro protagonista della domenica del Gran Premio di Olanda. Antonio ha chiuso 14esimo, fortunatamente davanti a Robert Kubica (15esimo) che sostituiva Kimi Raikkonen risultato positivo al Coronavirus, e vede ora affievolirsi le possibilità di rimanere in Alfa Romeo. Ma non è colpa sua, nemmeno stavolta. Chiudono la classifica Russell, con la Williams, e Schumacher su Haas mentre risultano ritirati Yuki Tsunoda con l’AlphaTauri e Nikita Mazepin su Haas.