Quella tra i personaggi famosi e la Ferrari è una storia d’amore molto lunga, che si è consolidata nel tempo. Impossibile fare una lista completa dei divi del cinema, dello sport e dello spettacolo che hanno messo in garage almeno una “rossa“. Oggi vogliamo concentrarci sui cantanti. Ne abbiamo scelti tre, che interpretano generi musicali diversi. Li abbiamo abbinati alle loro sportive emiliane del cuore. Seguiteci nel nostro viaggio alla loro scoperta.
La Ferrari GTO di Mick Jagger
Tra i fortunati proprietari della Ferrari GTO del 1984 c’è Mick Jagger, leggendario frontman dei Rolling Stones. Come abbiamo riferito in un precedente post, questa supercar del “cavallino rampante” è sbocciata in un decennio dove le altre icone del marchio erano la Testarossa e la F40. Tre auto da poster, che hanno fatto sognare generazioni di appassionati, ad ogni latitudine. La più rara del trio è la GTO, nata in 272 esemplari.
A dire il vero, il limite iniziale doveva essere di 200 unità, ma per non deludere alcuni importanti clienti, la casa di Maranello decise di aumentare il livello produttivo. Con lei il cantautore e musicista britannico visse emozioni speciali, all’insegna del rock: noblesse oblige.
Facile immaginare le emozioni sperimentate da Mick Jagger al volante di questa magnifica creatura, spinta da un motore V8 biturbo da 2855 centimetri cubi, in grado di sviluppare una potenza massima di 400 cavalli di razza emiliana. Il tutto su un peso a vuoto di soli 1160 chilogrammi. Tradotto in cifre prestazionali, ciò equivale ad un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 4.9 secondi, da 0 a 400 metri in 12.7 secondi e in un chilometro con partenza da fermo in 21.7 secondi. Impressionante, per quegli anni, anche la velocità massima, pari ad oltre 305 km/h.
La Ferrari GTO, nota anche in via non ufficiale come 288 GTO, fu prodotta dal 1984 al 1985. Il suo look sembra quello di una 308 GTB vitaminizzata, ma cambiano le proporzioni, anche in virtù della disposizione longitudinale del cuore, in luogo di quella trasversale del modello fonte di ispirazione stilistica. Pininfarina, con lei, è stato particolarmente virtuoso, aggiungendo un magnifico capolavoro alla lunga scia di opere d’arte consegnate alla storia della casa del “cavallino rampante” e all’universo automobilistico.
La Ferrari F40 di Luciano Pavarotti
Pochi sanno che Luciano Pavarotti è stato tra i fortunati possessori della mitica Ferrari F40. Il solo nome di questa vettura fa vibrare il sistema emotivo di ogni appassionato. Stiamo parlando, infatti, della regina assoluta delle supercar: un mito nel mito del “cavallino rampante”.
Il grande tenore modenese amava le “rosse” e per coronare il sogno automobilistico emiliano puntò sul modello più affascinante del listino: il modo migliore per appagare il cuore. Dopo la scomparsa del grande cantante lirico, quella magnifica fuoriserie è finita nella collezione di Sebastian Vettel. Così continua ad essere in ottime mani.
Luciano Pavarotti custodì con molto amore la sua Ferrari F40, apprezzandone la linea mozzafiato e le sublimi musicalità meccaniche. Pininfarina l’ha resa immortale con le sue forme scultoree, che condensano al meglio la storia del marchio, specie quella dei magnifici prototipi destinati alla 24 Ore di Le Mans. Nessun’altra vettura è riuscita ad esprimere una così vistosa aggressività, in una forma comunque estremamente elegante. Alla sua vista si rimane senza fiato. Un capolavoro assoluto, che entra nel cuore dalla porta principale, per incidersi nel suo nucleo in forma perenne.
La Ferrari F40 è arte, poesia, emozioni, magia, forza, meraviglia. Il suo V8 biturbo da 2.9 litri spinge come straordinario vigore: del resto 478 cavalli di razza, su un peso a secco di 1100 chilogrammi, scaricati con l’intensità di due turbine, non possono che incollare al sedile, imprimendovi la morfologia delle costole. Oggi molte auto sanno fare meglio, ma l’intensità delle sensazioni regalate dalla Ferrari F40 resta di un altro pianeta. Questo continua a relegarla sul trono della specie, come indiscussa regina. Alle altre non resta che inchinarsi, con ossequiosa deferenza.
La Ferrari LaFerrari di Jay Kay
Jay Kay, cantante e anima dei Jamiroquai, si è divertito tanto con la sua Ferrari LaFerrari di colore verde brillante. Questa hypercar della casa di Maranello è andata ad affiancare la Enzo e le molte altre creature della stessa famiglia nella collezione dell’eccentrico artista d’oltremanica. LaFerrari fa vibrare d’emozione il cuore degli appassionati e di tutti gli amanti dell’arte a quattro ruote. Quest’opera è un sogno di inebriante maestria dialettica, destinato a pochi eletti, con patrimoni da favola.
Nella sua meccanica di alta classe si condensa la migliore tradizione del mito automobilistico italiano. Appartiene alla stirpe delle “rosse” più affascinanti di tutti i tempi. Una superba opera d’arte, con una suggestiva armonia di forme.
Somiglia ad una Sport pronta a scendere in pista a Le Mans, ma è omologata per l’uso stradale. Volendo, può essere usata in modo comune, perché non teme neppure il traffico, anche se altri sono gli ambienti preferiti. Massima sintesi del know-how acquisito in Formula 1 e nella realizzazione delle vetture stradali, LaFerrari è una vettura dalle prestazioni estreme, che sfrutta le soluzioni tecniche più evolute.
Con lei i sistemi ibridi hanno fatto il loro debutto nella produzione del “cavallino rampante”. Qui il motore termico V12 da 6.3 litri, con 800 cavalli all’attivo, si combina infatti all’unità elettrica da 120 Kw (163 cavalli), per una potenza complessiva di 963 cavalli, in un matrimonio che coniuga senza soluzione di continuità i vantaggi delle due propulsioni. L’elevata coppia fornita dal motore elettrico ai bassi giri consente di ottimizzare il motore termico agli alti regimi. Il risultato è una spinta eccezionale e costante, con una coppia di 900 Nm. L’accelerazione da 0 a 100 km/h richiede meno di 3 secondi, dopo 15 secondi si è già a 300 km/h. Non occorre aggiungere altro.