Gli stabilimenti di Stellantis in Italia sono alle prese con le conseguenze della crisi dei chip, con una carenza di semiconduttori che sta rallentando le attività, e con i “soliti” problemi di alcuni modelli che non sono in grado di colmare le capacità produttive dei vari siti. Anche per Cassino, sede di produzione delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio, la situazione non è delle migliori. Dopo la lunga pausa estiva (oltre un mese di stop tra ammortizzatori sociali e ferie), le attività sono riprese per alcuni giorni per poi fermarsi ancora per via della carenza di semiconduttori. Attualmente, la produzione è nuovamente ripresa ma all’orizzonte potrebbe esserci un temuto maxi-stop produttivo in autunno.
A pesare sul futuro di Cassino sono le richieste per Alfa Romeo Giulia e Stelvio. I due modelli di segmento D della casa italiana continuano a viaggiare su volumi ridotti e l’assenza di novità reali non aiuta di certo. Le nuove serie speciali Villa d’Este, realizzate in tiratura limitatissima, non avranno alcun effetto sulla produzione. Le attività di Cassino per la produzione di Giulia e Stelvio continueranno a ritmi davvero contenuti anche per i prossimi mesi e, anche in considerazione della difficoltà legata agli approvvigionamenti di semiconduttori, cresce l’ipotesi di un maxi stop produttivo per l’autunno.
Taglio della produzione in arrivo per Alfa Romeo
Tra la fine di settembre e i mesi di ottobre e novembre potrebbe esserci un taglio netto della produzione a Cassino, per quanto riguarda le attività sulla linea delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio. In attesa di tempi migliori, sia per quanto riguarda le richieste del mercato che le forniture di semiconduttori, Stellantis potrebbe tagliare in modo maggiore (rispetto a quanto avvenuto nei mesi scorsi) la produzione a Cassino. È possibile un taglio produttivo di molto superiore al 30-40% del totale previsto per i modelli Alfa Romeo.
Ricordiamo che attualmente la produzione di Giulia e Stelvio a Cassino procede su di un turno di lavoro giornaliero, dal lunedì al venerdì, per un totale, quindi di circa 20 turni mensili. Nei mesi scorsi, Stellantis ha ridotto di almeno un terzo le attività ricorrendo agli ammortizzatori sociali. Nel corso dei prossimi mesi, invece, tale taglio potrebbe essere maggiore.
Il Maserati Grecale non basterà per il futuro di Cassino?
La produzione Alfa Romeo a Cassino continuerà a ritmo ridotto anche per i prossimi mesi. Nel frattempo, però, il sito laziale si prepara a registrare il debutto del nuovo modello previsto dal piano industriale di FCA prima della fusione con PSA e la nascita di Stellantis. Nel corso delle prossime settimane, infatti, prenderà il via la produzione di serie del Maserati Grecale. Il nuovo D-SUV del Tridente sarà realizzato a partire dalla piattaforma Giorgio, la stessa dei due modelli Alfa Romeo.
Seguendo il nuovo trend di Maserati, anche il Grecale sarà un modello elettrificato e potrà contare su versioni mild hybrid e full electric (da valutare il debutto di una versione plug-in hybrid). Secondo precedenti stime sindacali, la produzione del Grecale dovrebbe partire ad ottobre. L’ipotesi di un ritardo, a fine 2021 o inizio 2022, anche per via della crisi dei chip resta sul tavolo anche perché il nuovo SUV di Maserati verrà presentato soltanto nel mese di novembre.
Ricordiamo che i sindacati hanno già confermato che il Grecale non sarà sufficiente per garantire un futuro di produzione costante a Cassino. Il nuovo SUV di Maserati sarà un modello di nicchia, per quanto destinato a diventare il più venduto di casa Maserati. Il suo impatto sarà importante ma la produzione di Cassino ha bisogno di almeno un altro progetto, da avviare rapidamente, per sostenere le capacità dello stabilimento.
Maggiori dettagli sulla questione dovrebbero emergere nel corso dei prossimi mesi, in parallelo alla presentazione del piano industriale di Stellantis. Continuate, quindi, a seguirci per tutti gli aggiornamenti relativi al futuro del sito laziale.