All’indomani dell’appuntamento di Monza, in casa Ferrari il team principal Mattia Binotto si affrettava a sostenere l’imprescindibile problematica legata alla mancanza di circa una ventina di cavalli a disposizione della power unit del Cavallino Rampante. Il divario patito dai motorizzati Mercedes sullo stradale di Monza è apparso notevole soprattutto in rettilineo quando a Charles Leclerc e Carlos Sainz risultava impossibile stare attaccati ai primi del lotto.
La power unit 065/6 impone ancora qualche limite. Va ricordato infatti che la Scuderia proviene da un 2020 fortemente condizionato dalle note Direttive Tecniche imposte alla Ferrari, situazione che ha spedito direttamente al 2021 ogni possibilità di sviluppo. La nuova omologazione di molte componenti ha però finito per pensare ad una parte elettrica utilizzabile ancora secondo specifiche 2020.
Tali considerazioni, abbinate ad una ancora scarsa efficienza aerodinamica che produce qualche aliquota di resistenza ancora difficile da escludere, hanno quindi escluso la Ferrari da ogni possibile lotta per il podio di Monza anche dopo che Lewis Hamilton e Max Verstappen se le sono date di santa ragione finendo nella ghiaia alla Prima Variante. Guardando al dato velocistico: la velocità massima a Monza registrata domenica è stata quella raggiunta da Sebastian Vettel su Aston Martin motorizzata Mercedes, capace di raggiungere i 362 km/h in scia contro i 341,8 km/h messi in pratica da Charles Leclerc che lo fissavano al 16esimo posto di questa particolare classifica.
Ferrari introdurrà il Motore 4 in Turchia
A Monza però era attesa una nuova specifica per la power unit Ferrari, specifica che però non è stata approntata in tempo tanto che lo stesso Mattia Binotto aveva dichiarato che il propulsore non era pronto per l’impegno in Brianza. Però sempre Binotto ha ammesso che “si tratta di uno sviluppo nato per il 2022 che stiamo cercando anticipare il prima possibile, non solo per sfruttarne le caratteristiche in pista, ma anche per fare esperienza in vista dell’anno prossimo. Spero che arrivi nelle prossime gare”.
Il cosiddetto Motore 4 dovrebbe ora debuttare in tempo per il Gran Premio di Turchia. In termini di novità specifiche, dovrebbero essere resi ora disponibili alcuni elementi legati alla parte ibrida omologati alle specifiche 2021. Si è ragionato quindi sul turbocompressore, su MGU-H e MGU-K oltre che sulla batteria per migliorare la gestione complessiva dell’energia. Dovrebbe essere quindi garantito un migliorato recupero dell’energia e una disponibilità all’utilizzo ancora superiore con le attuali componenti rimaste alle specifiche dello scorso anno.
A questi elementi si affiancherà l’importante contributo di Shell che introdurrà nuovi lubrificanti e benzine per coadiuvare l’incremento prestazionale in camera di combustione. Tutto ciò risulta comunque possibile perché l’attuale regolamento prevede di poter adeguare le power unit anche nel corso della stagione.
I nuovi componenti omologati alle specifiche odierne permetteranno di ragionare in ottica 2022, quando la power unit sarà invece completamente rinnovata. In quel caso lo sviluppo verrà poi congelato per le successive quattro stagioni: si comprende bene che farsi trovare impreparati nel 2022 sotto questo aspetto potrà costare caro per il prosieguo delle stagioni successive.