Continuano i problemi con le forniture di semiconduttori per lo stabilimento di Cassino, sede di produzione delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio. Dopo lo stop di un giorno registrato ad inizio settembre, da lunedì 13 lo stabilimento è fermo a causa delle mancate forniture di semiconduttori. La crisi dei chip, che da tempo sta rallentando le attività di Stellantis in Europa, ha colpito anche Alfa Romeo ed il sito di Cassino.
In queste ore è arrivata la conferma che lo stop della produzione dei modelli Alfa Romeo continuerà anche domani 15 settembre. Per il terzo giorno di fila, quindi, le attività sulle linee dei due modelli di Alfa Romeo resteranno fermi e per i lavoratori ci sarà l’oramai tradizionale ricorso agli ammortizzatori sociali. La situazione continua ad essere molto delicata. Ogni giorno di stop per la produzione Alfa Romeo a Cassino pesa anche sul già provato indotto dello stabilimento.
All’orizzonte, per il momento, non sembra esserci una soluzione in tempi rapidi.
Lo stop della produzione Alfa Romeo a Cassino potrebbe essere esteso almeno fino alla prossima settimana
Per ora, la direzione dello stabilimento di Cassino ha scelto di proseguire con stop giornalieri, valutando l’evoluzione degli eventi giorno per giorno. In questo momento, non si sa ancora cosa succederà a partire dalla giornata di giovedì 16 settembre. Resta sul tavolo, però, l’ipotesi che lo stop produttivi per i modelli Alfa Romeo venga esteso di alcuni giorni.
Uno degli scenari più realistici vede la ripresa della produzione di Giulia e Stelvio a Cassino soltanto nel corso della prossima settimana, con una chiusura dello stabilimento che, quindi, verrà prolungata per tutta questa settimana e, forse, parte della prossima. Una soluzione alla crisi dei chip ancora non c’è ed è necessario valutare, giorno per giorno, l’evoluzione dello stato delle forniture.
Per Cassino, quindi, lo stop produttivo potrebbe continuare. Da notare che, anche in caso di ripartenza in settimana, non sono esclusi ulteriori stop nei prossimi mesi. Come avvenuto anche in altri stabilimenti europei di Stellantis (in particolare in Francia e Spagna ma anche in Italia, come a Melfi), gli stop produttivi potrebbero diventare frequenti.
Stellantis, ricordiamo, ha confermato di aspettarsi un’estensione della crisi dei chip anche nel 2022. Nelle scorse settimane, il gruppo aveva anticipato un possibile miglioramento della situazione legata alle forniture di semiconduttori nel corso del quarto trimestre del 2021. Tale miglioramento sarà però limitato e non andrà a cancellare il problema. Maggiori dettagli sulla questione arriveranno, di certo, nelle prossime settimane.