Sulla griglia di partenza del Mondiale di Formula 1 che verrà ogni sedile appare ormai ben definito. A meno di quelli che spettano a Mick Schumacher, che al 100% rimarrà comunque in Haas visto che manca solamente l’ufficialità del rinnovo di contratto, e soprattutto ad Antonio Giovinazzi. Il giovane pilota di Martina Franca non ha infatti ancora chiaro (perlomeno qui alla luce del sole) quello che sarà il suo futuro nel Circus. Di certo c’è che in Alfa Romeo Racing hanno già sostituito Kimi Raikkonen, che aveva annunciato il ritiro prima dell’appuntamento di Monza, col connazionale Valtteri Bottas di provenienza Mercedes. Sul resto tutto tace.
Di ulteriormente certo c’è che il futuro di Antonio Giovinazzi in Alfa Romeo Racing, e in Formula 1, appare appeso ad un filo. Lo stesso che regge un set di almeno cinque o sei nomi come confermato dal team principal della squadra italo elvetica Frederic Vasseur. Fra questi a propendere, per ovvi motivi economici e di provenienza territoriale (leggi Cina), c’è ancora Guanyo Zhou.
Sembrano infatti sempre più insistenti le voci che collocherebbero proprio Zhou al posto di Antonio Giovinazzi in Alfa Romeo. Ma il team italo elvetico pare stia vivendo un momento di stasi e l’annuncio non dovrebbe arrivare prima della fine del mese di settembre, o quantomeno entro i primi giorni di ottobre. Almeno è questo ciò che ha espresso Frederic Vasseur, incalzato al Gran Premio di Italia a Monza.
Se Giovinazzi dovesse trovarsi senza un futuro nel Circus, l’Italia perderebbe un’altra volta un valido rappresentante in Formula 1. Sulla questione è intervenuto anche il presidente di ACI, Angelo Sticchi Damiani, che ha invocato l’aiuto del Governo in modo da fornire il supporto necessario qualora ce ne fosse bisogno.
Il punto di vista di Binotto sul futuro di Giovinazzi
Ora sembra, come era già noto comunque, che anche Ferrari possa defilarsi dalla possibilità di fornire supporto ad Antonio. La Scuderia infatti non gode più di poteri importanti all’interno delle decisioni prese in casa Alfa Romeo Racing. Proprio qui la Scuderia di Maranello aveva infatti posizionato Giovinazzi come rappresentante della Ferrari Driver Academy in virtù del rapporto collaborativo che lega Alfa Romeo alla Ferrari in tema di power unit. Al termine del 2021 la Scuderia potrà imporre ben poco e come è altrettanto noto, anche Jean-Philippe Imparato (CEO di Alfa Romeo) non potrà dire fortemente la sua in tema di scelta di piloti.
A confermare quanto detto sulla questione dell’influenza Ferrari ci ha pensato Mattia Binotto. Il team principal della Scuderia vuole che Antonio rimanga in Formula 1, ma ha ammesso a The Race: “sarà una scelta della squadra. L’Alfa Romeo è indipendente nella scelta del proprio pilota, che è una questione importante anche per noi. Antonio, è il nostro pilota di riserva, è un pilota italiano, fa parte della famiglia Ferrari, è un pilota Ferrari. Per noi sarebbe fantastico averlo ancora alla guida l’anno prossimo. Crediamo che sia un buon pilota e che meriti un posto anche l’anno prossimo. Ma non possiamo influenzare la decisione della squadra. Come fornitore di power unit, valuteremo sempre la collaborazione, la partnership con il team e ovviamente la scelta del pilota fa parte di questa valutazione”.
Sebbene non sia chiaro cosa intendesse dire esattamente Binotto con l’appunto finale, si può pensare che in casa Ferrari guarderebbero in maniera più interessante il legame con l’Alfa Romeo se dovesse continuare a schierare un pilota sostenuto dalla Scuderia.
Se poi Giovinazzi non riuscirà a mantenere saldo il suo sedile in Alfa Romeo Racing, potrebbe prospettarsi per lui un ulteriore ruolo in Ferrari con un futuro magari da scrivere col rientro ufficiale nel WEC della Scuderia. A tal proposito Mattia Binotto ha proseguito, aggiungendo: “molto dipenderà da cosa è disposto a fare e qual è l’interesse di Antonio per il futuro. Intanto penso che i primi sforzi dovrebbero essere quelli che lo porteranno a mantenere il posto in Formula 1, ed è lì che siamo completamente concentrati al momento”.