Si fanno sempre più insistenti le voci che legano il cinese Guanyu Zhou ad un concreto futuro in Alfa Romeo Racing, sfruttando quel posto sempre più in bilico appartenente oggi ad Antonio Giovinazzi. Sembrano infatti sempre più insistenti le voci che vorrebbero proprio Guanyu Zhou protagonista di un accordo definito già da un po’ con Alfa Romeo Racing alla corte di Frederic Vasseur. In questo caso a farne le spese sarebbe il buon Antonio Giovinazzi che di certo non merita di essere appiedato dal Biscione.
In ogni caso l’annuncio ancora non c’è e lo stesso Frederic Vasseur aveva annunciato di metterlo in pratica verso la fine del mese di settembre. Il fatto stesso che non vi sia alcun cenno da parte del management dell’Alfa Romeo Racing fa pensare che ci sia una motivazione tecnica alla base: a Guanyu Zhou manca infatti la Superlicenza per l’effettivo approdo in pianta stabile in Formula 1, situazione che sarà risolta soltanto dalla classifica finale del Mondiale di Formula 2 nel quale milita attualmente.
Come riporta Roberto Chinchero sull’edizione italiana di Motorsport.com, in questo momento Guanyu Zhou “ha all’attivo 29 dei 40 punti che fanno scattare automaticamente il rilascio della Superlicenza”, maturati con i risultati raccolti in Formula 2 nel 2019 e 2020, in Formula 3 Asia durante lo scorso inverno quindi durante la FP1 disputata quest’anno con Alpine. Con 20 punti assegnati al quinto nel Mondiale Piloti di Formula 2, se Zhou concludesse la stagione in questa posizione avrebbe già in mano la Superlicenza e la strada spianata verso il Circus. A soli tre appuntamenti dalla conclusione della stagione, Guanyu Zhou si trova in seconda piazza.
Un discorso di tempistiche per il futuro di Guanyu Zhou
Alla base del voler rimandare una decisione sul mantenimento per il quarto anno consecutivo di Antonio Giovinazzi in Alfa Romeo Racing, o meno, ci sarebbero alcune tempistiche contro le quali non si può fare a meno di ragionare. È il caso dei weekend di Formula 2 che assegnano 65 punti ognuno, quindi prima dell’approdo alle ultime due prove stagionali si potrà non avere la matematica certezza sul punteggio utile alla Superlicenza del cinese.
In ogni caso ci sarebbe una situazione concessa dal regolamento e introdotta lo scorso anno dalla Federazione. La stessa utilizzata lo scorso anno da Nikita Mazepin: la clausola prevede che un pilota che possiede già 30 punti utili all’ottenimento della Superlicenza, possa richiedere alla FIA di analizzare il suo percorso valutando eventuali impedimenti per causa di forza maggiore come ad esempio quella rappresentata dalla Pandemia da Coronavirus. È chiaro quindi che a Zhou basterebbe un solo punto per richiedere in anticipo la Superlicenza.
Il buon ritmo messo in pratica fin qui in Formula 2 da Guanyu Zhou insieme all’invidiabile sostegno del Governo Cinese, che gli garantirebbe una valigia da oltre 30 milioni di dollari, potrebbero spianargli la strada agli occhi di Frederic Vasseur che avrebbe quindi ristretto quella lista di 5 o 6 possibilità ad un unico pilota.
Di certo però non si può escludere Antonio Giovinazzi. Se il bravo pilota di Martina Franca continuerà a consolidare le sue prestazioni proseguendo con gli ingressi in Q3 e magari con certezze maggiori in gara, potrebbe far propendere le decisioni ancora verso di lui. Se non fosse così, Guanyu Zhou diventerebbe il primo pilota cinese in Formula 1. Una condizione che gioverebbe anche all’immagine di Alfa Romeo (a patto di riscontri differenti da quelli espressi fin qui) presso il gigante asiatico.
Ipotesi sulla durata del contratto
Una ulteriore ipotesi sulle tempistiche ancora non perfettamente dichiarate è quella proposta da Auto Motor und Sport. Secondo la testata tedesca sembrerebbe che Guanyu Zhou vorrebbe puntare almeno ad un contratto biennale per il suo primo approdo in Formula 1, condizione che cozza con la proposta di Frederic Vasseur che al momento pare vorrebbe garantirgli uno spazio sicuro riservato solamente al 2022.
Secondo l’informatissimo Michael Schmidt della testata tedesca, “Guanyu Zhou ha le migliori possibilità di finire in Alfa Romeo Racing. Ma vorrebbe un contratto a lungo termine che Frederic Vasseur non vuole concedergli”. In questo caso la motivazione sarebbe legata alla propensione di Vasseur nei confronti di Theo Pourchaire, ovvero il pupillo del team principal di Alfa Romeo Racing e oggi attivo nel team junior della Sauber in Formula 2: Pourchaire potrebbe infatti debuttare in Formula 1, col Biscione, a partire dal 2023.
Lo stesso Schmidt ha aggiunto: “Vasseur mi ha detto che voleva prima assistere agli appuntamenti di Monza e Sochi di Formula 2 per poi prendere una decisione. Questo potrebbe già implicare il fatto che nel dopo Giovinazzi ci sarà spazio per un pilota junior”. Una condizione che potrebbe quindi mettere Antonio in disparte visto anche che si ritrova senza un corposo appoggio da parte di Ferrari o Alfa Romeo. Venendo meno quindi la possibilità di mantenere un pilota italiano nel Circus, situazione ritornata ad essere la norma proprio con Giovinazzi dopo una parentesi d’assenza lunghissima.