in

Iveco e Nikola inaugurano la fabbrica per camion elettrici a Ulm

È stata inaugurata da Iveco e Nikola una fabbrica destinata alla realizzazione di autocarri pesanti elettrici a Ulm, in Germania

Iveco

È stata inaugurata da Iveco e Nikola una fabbrica destinata alla realizzazione di autocarri pesanti elettrici a Ulm, in Germania. Il processo che ha condotto alla realizzazione dello stabilimento tedesco era stato già annunciato da tempo e ora si raccolgono i primi frutti. Si consolida in questo modo una forte partnership fra Nikola e Iveco con consegne che saranno effettuate già a partire dal 2022, quando i primi modelli di Nikola Tre arriveranno negli Stati Uniti presso clienti selezionati. A questi si abbina l’accordo già firmato dalle autorità portuali di Amburgo che hanno firmato un contratto per un test da svolgere su 25 autocarri elettrici a partire sempre dal 2022: il test sarà finalizzato all’acquisto e la base in questo caso sarà quella degli Iveco S-Way.

La produzione vera e propria sarà quindi avviata entro la fine del 2021 introducendo un percorso che procede a velocità record con consegna effettuata entro le tempistiche previste. Oltre al Nikola Tre, l’avvio delle attività a Ulm è coinciso con la presentazione al pubblico dello step successivo applicabile alla medesima piattaforma modulare destinata ai mezzi pesanti alimentati elettricamente. Si tratta in questo caso di un prototipo di veicolo elettrico ibrido a celle a combustibile del medesimo Nikola Tre: questo entrerà in produzione a partire dal 2023.

Un impianto di enormi dimensioni quello nato dalla partnership tra Iveco e Nikola in Germania

L’impianto di Iveco e Nikola appena approntato in Germania gode di una superficie pari a 50mila metri quadrati, dei quali la metà risultano coperti. L’impianto di Ulm possiede un processo destinato all’assemblaggio finale dei veicoli già destinati ad essere esclusivamente elettrici.

Parliamo di un progetto nato da un investimento congiunto fra Iveco e Nikola capace di coinvolgere oltre 160 fornitori. Al momento le previsioni dicono che la linea di montaggio potrà essere capace di produrre circa un migliaio di unità per turno ogni anno, ma si prevede già un incremento complessivo per gli anni che verranno. Le volontà di Iveco e Nikola sono quelle di ragionare anche sulla base dei principi proposti dal programma World Class Manufacturing, per il raggiungimento di zero sprechi, zero incidenti e zero guasti. Questo, sfruttando una gestione digitale dell’officina, progettata per garantire il 100% della tracciabilità e annullando lo spreco di carta.

A Ulm si produrranno quindi non soltanto veicoli elettrici, ma anche a idrogeno. Ci sarà spazio anche per una linea destinata agli autocarri da realizzare con specifiche americane. Nello specifico, adottando rimorchi da circa 40 tonnellate, l’autonomia dei camion elettrici che nasceranno dalla collaborazione fra Iveco e Nikola sarà fissata in oltre 560 chilometri. Serviranno 2 ore per ricaricare presso colonnine da 350 kW, o 20 minuti nel caso dell’idrogeno.

“Nonostante tutte le sfide causate dalla pandemia, a livello industriale ma anche globale, che abbiamo dovuto affrontare fin dal primo annuncio di questa partnership, nel settembre 2019, è estremamente gratificante essere qui oggi come un solo team per assistere al compimento di tutto il nostro duro lavoro: un traguardo raggiunto nei tempi previsti e secondo i piani originali”, ha ammesso Gerrit Marx (CEO di Iveco) durante il suo discorso inaugurale. “Grazie alla comprovata competenza di Iveco e alla sua consolidata presenza, abbiamo fornito una Corporate Communications piattaforma su cui la tecnologia di Nikola può continuare a crescere e svilupparsi. Ora il nostro obiettivo principale è assicurare il successo di questa operazione e assumere congiuntamente la leadership nell’ambito del trasporto pesante a breve e lungo raggio che sia neutrale dal punto di vista dell’impatto climatico”.

“Questo nuovo stabilimento è bellissimo e siamo grati ai team Iveco e Nikola per la collaborazione e la tenacia con cui lo hanno fatto diventare realtà”, ha invece aggiunto il CEO di Nikola, Mark Russell.

Lascia un commento