Lotta dura agli incivili in auto da parte del Governo Draghi: la multa a chi sosta sulle strisce disabili raddoppia, ora diventando di 165 euro. Lo prevede il decreto Infrastrutture, in vigore dal 12 settembre. Per il ciclomotore o la moto che parcheggia in modo selvaggio sugli stalli dedicati ai disabili, la multa è invece di 80 euro.
Ricordiamo che la regola è contenuta nell’articolo 188 del Codice della Strada: per la circolazione e la sosta dei veicoli al servizio delle persone invalide, gli enti proprietari della strada sono tenuti ad allestire e mantenere apposite strutture. Serve la segnaletica necessaria, per consentire ed agevolare la mobilità.
Strisce disabili, quali norme
I soggetti legittimati a usufruire delle strutture sono autorizzati dal sindaco del Comune di residenza: si attende il pass che valga in tutta Italia con un enorme database. I veicoli al servizio di persone invalide autorizzate non sono tenuti all’obbligo del rispetto dei limiti di tempo se lasciati in sosta nelle aree di parcheggio a tempo determinato.
Ma attenzione: questo è un decreto. Che il Parlamento deve convertire in legge, come già accaduto circa 100 volte in passato quando si trattava di rivedere il Codice della Strada. Se il Parlamento non convertirà il decreto, questo decadrà: addio al raddoppio della multa sugli stalli riservati ai disabili. Si tratta di un limite di questo e di altri decreti: il legislatore non opera una profonda trasformazione del Codice della Strada, ma lo fa con piccoli decreti.
Siamo ben lontani da una visione organica delle norme della circolazione, mentre il Codice della Strada europeo, unico nell’Unione europea, è, come tante cose nel Vecchio Continente, lettera morta. Si parla parecchio di tutele dei disabili uniformi, ma poi nei fatti ogni nazione fa come crede, come se l’Ue non esistesse, come se non fosse mai nata.
Strisce e pass rosa
In più, con decreto Infrastrutture, ci sarà la possibilità di riservare degli spazi di sosta alle donne in gravidanza, ai genitori di bambini piccoli, ai veicoli elettrici e agli scuolabu. Viene modificato l’articolo 7, con la riscrittura del comma 1 alla lettera d). A vantaggio non solo delle mamme, ma anche dei papà che viaggiano coi piccolini nelle carrozzine e passeggini (con “bambino di età non superiore ai 2 anni”). Ma per ora è tutto fermo: prima, serve un decreto per creare i permessi rosa.