Il Lingotto cambia faccia senza rinunciare ad un’identità forte rappresentata ad esempio dall’iconica pista di prova disposta sul tetto. Riparte da qui Fiat, come già annunciato qualche mese fa, mutando destinazione d’uso ad un’architettura divenuta simbolo dell’intero marchio. Niente più banco di prova come si faceva un tempo; il Lingotto è ora al centro di un parco naturale, un giardino sospeso che è il più esteso di tutta Europa con un parterre di circa 40mila piante a disposizione.
Non è un caso che al centro della piccola rivoluzione ecologica di Fiat ci sia proprio il Lingotto dove trova posto Casa 500 e ora anche La Pista 500, un luogo aperto a tutti e di tutti con al centro le nuove volontà espresse con la Nuova 500 Elettrica. Il nuovo progetto è stato inaugurato ieri ed è frutto dei ragionamenti dell’architetto Benedetto Camerana coadiuvato da Cristiana Ruspa che si è occupata della sezione relativa alla botanica. Rimane l’iconico nastro di asfalto con le sopraelevate, col giardino che viene distribuito lungo di questo per ospitare solamente vetture elettriche, biciclette e monopattini.
Mutano i simboli in casa Fiat e l’ecologia diviene sempre più centrale: “da oggi Torino ha un nuovo museo e un giardino che offre una esperienza unica a chi vive e visita la nostra città. Gli investimenti realizzati a Mirafiori sull’elettrico e la trasformazione verde del Lingotto sono il segno dell’impegno di Stellantis: guidare con fiducia il cambiamento che sta vivendo il settore dell’auto per offrire a tutti i benefici di una mobilità sostenibile e all’avanguardia”, ha ammesso il presidente di casa Stellantis John Elkann.
“Apriamo un nuovo capitolo nella storia del Lingotto, che nel percorso della Fiat è sempre stato protagonista: ed è proprio qui che piantiamo i semi del nostro futuro. La decisione di realizzarlo sul tetto di una fabbrica di inizio 900 ha un valore fortemente simbolico per noi: un luogo che un centinaio di anni fa era fonte d’inquinamento per antonomasia e una pista all’epoca segreta e inaccessibile, diventa oggi un giardino aperto a tutti gli abitanti di Torino”, ha aggiunto Olivier François CEO di Fiat.
Una Fiat che cambia faccia
Fiat muta aspetto. Lo fa passando anche dal museo dedicato alla 500, Casa 500, che sorge all’interno della Pinacoteca Agnelli su una superficie di circa 700 metri quadrati. Casa 500 propone le tappe salienti della storia di Fiat mostrando anche il passato, il presente e il futuro del marchio. L’esposizione prevede diverse aree tematiche: Legacy, Made of Italy, Boom, Ego, Ethical, Social Relevance, The Poster Collection, 3 Generations, Digital Counter e Foreseeing the Future.
Per Ginevra Elkann, a capo della Pinacoteca Agnelli, il Lingotto rappresenta un “luogo magico, simbolo dell’industrializzazione italiana, che ha saputo trasformarsi nel tempo per rispondere a nuove necessità. Qui oggi ritroviamo tutti gli elementi della storia della Fiat e di Torino, proiettati in una nuova visione del mondo. Con la nuova Pinacoteca, la Casa 500 e la Pista 500 e il grande parco sospeso, pensato anche per accogliere sculture, il Lingotto disegna l’idea condivisa di un nuovo futuro: più consapevole, più sostenibile, e sempre in dialogo con l’arte e l’ambiente”.
La Pista 500 propone invece un bellissimo giardino posto a 28 metri di altezza dal suolo su una superficie di 7.000 metri quadrati sui 27.000 metri quadrati a disposizione sul tetto del Lingotto di Fiat. Le oltre 40mila piante presenti sono caratteristiche di circa 300 specie e varietà scelte con criteri specifici e coltivate grazie a tecniche che utilizzano poca acqua e pochissimi fertilizzanti. Si tratta, nella maggior parte dei casi, di erbacee perenni con una crescita e una resa veloce.
Nascono qui numerose specie di farfalle e coleotteri che contribuiscono alla revisione di una nuova biodiversità urbana. Il giardino del Lingotto Fiat omaggia anche la nocciola del Piemonte con un piccolo noccioleto in accordo con un’area dove è possibile studiare le tinture naturali, oltre a specifiche sezioni su specie edibili, piante erbacee e arbustive.
“Come i giardini barocchi erano progettati secondo aree tematiche, anche questa versione contemporanea segue la stessa logica, proponendo numerosi spazi, uno diverso dall’altro: dalla meditazione allo yoga, dalla pista per la corsa all’area fitness, dalle infografiche sul paesaggio e sui monumenti della città, agli spazi per l’arte”, si legge nella nota di Fiat.