Grande successo per la Coppa Floriopoli 2021, che si è dimostrata all’altezza delle aspettative. L’evento, alla sua prima edizione, ha colpito nel segno, scrivendo la tappa iniziale di un percorso che potrebbe diventare molto luminoso.
In un’area delle tribune di Cerda tornata nuovamente viva, si sono potute respirare le atmosfere degli anni romantici, grazie alla qualità delle auto iscritte al concorso dinamico di eleganza. Quest’ultimo è stato voluto da Michele Merendino e dai suoi collaboratori: Daniele Spataro, Chico Paladino ed Enzo Manzo.
Un successo “rosso” alla Coppa Floriopoli 2021
Il “Best of Show” è andato, con merito, alla Ferrari Dino 206 S del 1966, di proprietà del collezionista austriaco Egon Hofer, la cui signorilità è encomiabile. Un vero gentleman di altri tempi, dalla classe unica. La sua “rossa” è stata l’auto più ammirata e fotografata dal pubblico. Una conferma, se mai ve ne fosse bisogno, di quanto il verdetto sia condivisibile.
Il motore posteriore di questa vettura è un 6 cilindri a V di due litri, sviluppato da tecnici il cui apparato genetico è farcito di elementi acquisiti tra Le Mans e la Targa Florio, tra Monza e Montecarlo. Le sue origini corsaiole sono testimoniate dalla (grande) potenza che è in grado di sviluppare in rapporto alla cilindrata: 220 cavalli a 9000 giri al minuto.
Il dato assume maggiore consistenza se lo si mette in relazione al peso limitato dell’auto, frenata da dischi autoventilanti della Dunlop che agiscono vigorosamente sulle quattro ruote. Sublime il sound, che ha inebriato il cuore di quanti, alla Coppa Floriopoli 2021, si sono accostati al modello e di quanto hanno potuto ammirarlo a distanza.
Gli altri riconoscimenti
Il premio per la “vettura meglio conservata” è andato all’Abarth 1000 SP di Renzo Marinai, mentre quello denominato “Targa” è finito alla Chevron B27 Cosworth del mantovano Luigi Moreschi. I giurati hanno ritenuto che la sua auto sia stata la più rappresentativa della Targa Florio fra quelle del gruppo.
Il parterre della Coppa Floriopoli 2021 è stato entusiasmante. Anche se all’ultimo momento, per ragioni legate al Covid, i due prototipi di classe LMP attesi al via sono stati costretti a dare forfait, le attrazioni sono state davvero tante sul percorso da Floriopoli a Cerda. Qui ancora oggi si respirano le atmosfere magiche della Targa Florio.
Non poteva essere scelta cornice migliore per il concorso dinamico di conservazione e restauro per vetture d’epoca e da competizione costruite fino al 1977. Quell’anno si disputò l’ultima edizione della corsa ideata da don Vincenzo Florio, come gara di velocità su strada.
Ottime premesse per il futuro
La coraggiosa e romantica avventura della Coppa Floriopoli 2021 è partita al meglio. In un quadro organizzativo impeccabile si sono intraviste le premesse per un futuro sempre più luminoso dell’evento. Molto ammirate, oltre alle auto già citate, anche le Porsche, le Alfa Romeo e la Lancia Stratos Gruppo 4 ex Runfola di Michael Lipps, che i siciliani conoscono molto bene.
Grande la curiosità verso la Pantera De Tomaso di Pietro Silva, vincitore della seconda Targa Florio Storica, e verso le sport presenti. Queste, insieme alle altre vetture del gruppo, hanno sfilato, in tre diverse salite, da Floriopoli a Cerda, con strada temporaneamente chiusa, ma nel pieno rispetto delle norme del codice della strada e senza sorpassi, rigorosamente vietati. Il risultato? Un concorso di grande qualità, che ha emozionato i presenti, in un quadro di grande sicurezza. Chapeau!