Stellantis sta preparando la cassa integrazione (la sospensione dei contratti di lavoro) nello stabilimento di Betim (MG) dove avviene la produzione di diversi modelli molto importanti per il mercato sudamericano, quali Mobi, Uno, Argo, Strada, Grand Siena e Doblò. Il provvedimento approvato nelle scorse ore potrebbe coinvolgere fino a 6500 dipendenti della fabbrica e durare dai due ai quattro mesi.
Secondo la casa automobilistica torinese, la data di applicazione della cassa integrazione è ancora allo studio, ma l’annuncio dovrebbe avvenire questa settimana. In base a quanto riportato dalla legge brasiliana, una volta definito l’accordo con i dipendenti, l’azienda ha un anno di tempo per eseguire il licenziamento.
Stellantis: la data di validità della cassa integrazione non è stata ancora annunciata
Nel caso specifico del gruppo italo-francese, il motivo della cassa integrazione è dovuto alla mancanza di componenti per procedere con l’assemblaggio. Stellantis è al momento il terzo produttore ad aver perso molto nel 2021 a causa della mancanza di semiconduttori, ma per fortuna a un livello molto al di sotto di alcuni suoi competitor.
Nell’ultimo periodo, il gruppo automobilistico ha dovuto ridurre il ritmo nelle sue fabbriche, senza però ricorrere a interruzioni totali. Di conseguenza, è riuscito a guidare facilmente il mercato brasiliano per la maggior parte dell’anno. Dallo scoppio della pandemia, Stellantis ha sospeso la produzione dello stabilimento di Betim per 48 giorni tra aprile e maggio 2020.
Nell’aprile di quest’anno ha invece concesso 10 giorni di ferie collettive a una parte dei dipendenti, esattamente ai 1900 del secondo turno. Ad agosto, la mancanza di componenti ha portato l’azienda a sospendere per 10 giorni un turno.
Nell’accordo approvato dai lavoratori di Betim è garantita la piena retribuzione durante l’intero periodo di cassa integrazione a chi percepisce fino a 3500 R$. Ci saranno riduzioni dei salari al di sopra di questo piano. L’assicurazione medica resterà valida e inoltre verranno pagati 70 R$ per permettere ai dipendenti di partecipare a un programma di formazione professionale che avviene online.
La carenza di semiconduttori è diventata un problema in tutto il mondo e ha preoccupato i vertici di tutte le case automobilistiche che ancora non sanno quando giungerà a termine. Alcuni esperti del settore automotive sostengono che questa mancanza potrebbe durare per anni.