Incentivi auto nuove e usate: la politica italiana “regala” agli automobilisti una situazione caotica. Frutto di bonus messi, finiti, piazzati per una seconda volta, terminati ancora, con uno stillicidio di mini stanziamenti.
Chi compra un’auto termica nuova poco inquinante (fra 61 e 135 g/km CO2) rottamando un usato over 10 anni, riceve un incentivo di € 1.500, vincolato a un contributo della concessionaria di € 2.440 se l’acquirente è un privato (altrimenti € 2.000 più Iva): totale, € 3.940.
Ma attenzione. Ora restano solo 64 milioni di euro di dotazione su 200 milioni di euro stanziati a luglio 2021. Quindi, questi soldi finiranno prestissimo, forse per metà ottobre 2021.
Quali vetture ne beneficiano con precisione? Le auto a benzina, a gasolio, a gas, e le ibride full e mild. Da non confondersi con le ibride plug-in. Ma c’è un vincolo: il prezzo di listino dev’essere inferiore a € 40.000 (compresi accessori, escluse Iva, Ipt e messa su strada).
Incentivi auto nuove: zero per elettriche e ibride plug-in
Invece, sono finiti gli incentivi per elettriche e ibride plug-in (cioè quelle sotto 60 g/km). Proprio quelle macchine che la politica dice di voler incentivare per la transizione ecologica e la decarbonizzazione.
C’è poca auto elettrica anche nel Piano presentato all’Ue per ottenere i prestiti: genericamente e senza cronoprogramma, fino al 2026, stanziamento di 750 milioni di euro per lo sviluppo di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici. L’obiettivo è realizzare oltre 21.355 punti pubblici con connettori veloci e ultraveloci. Colonnine vitali, se non l’elettrica va bene solo a chi ha la wallbox, ossia la stazione di ricarica domestica.
Per raggiungere gli obiettivi europei in materia di decarbonizzazione, serve un parco circolante di circa sei milioni di veicoli elettrici al 2030. Per i quali si stima siano necessari 31.500 punti di ricarica rapida pubblici.
Più che altro si parla di 6500 chilometri di rete ferroviaria nazionale e regionale potenziata o riqualificata, 4500 nuovi autobus, oltre 230 km di trasporto rapido di massa nelle città potenziato o riqualificato, 55 stazioni ferroviarie riqualificate nel Sud del Paese, 50 nuovi treni completi passeggeri, 1.900 unità per le merci tra locomotive, carri, mezzi intermodali, manutenzione su 2.000 km di strade e 1.800 km di nuove piste ciclabili.
Ecobonus vetture usate
Dal 28 settembre, ci sono 40 milioni di incentivi per l’usato. Ma con una serie di paletti interminabile. L’usato da comprare presso la concessionaria dev’essere Euro 6 con quotazione non superiore a € 25.000 ed emissioni sotto i 160 g/km. Il bonus (prenotato dalla concessionaria) va a chi rottama un’auto di seconda mano immatricolata da almeno 10 anni. Acquistando una vettura di seconda mano con emissioni fra 0 e 60, lo sconto è di € 2.000. Di € 1.000 se fra 61 e 90, ed € 750 nella fascia 91-160. A oggi, abbiamo 37 milioni restanti. Insomma, ancora pochi giorni, e anche questi denari di questo fondo usato finiranno.
Per il futuro? Non si hanno notizie di altri bonus per benzina, gasolio, elettrico, ibrido plug-in.