Scossa potente in Italia a settembre: vendite auto elettriche da record. Primato di immatricolazioni di auto BEV (auto elettriche a batteria) con 8.466 unità, cresciute del 106,84% rispetto a settembre dello scorso anno: lo svela Motus-E. Anche se aggiungiamo che, nonostante l’ascesa inarrestabile, quello dell’elettrico nel nostro Paese era e resta fenomeno di nicchia.
Inoltre, le PEV (le Plug-in Electric Vehicle, somma di BEV e PHEV) sono cresciute del 99,81%, con 13.993 unità, di cui 5.527 PHEV (ibride plug-in), che crescono rispettivamente del 89,93% rispetto alle vendite registrate a settembre dell’anno scorso. La quota di mercato delle PEV è è 13,29% (rispettivamente 8,04% BEV e 5,25% PHEV).
Archiviato settembre, vediamo tutti 9 mesi del 2021: crescita del 234,04% PEV equivalente a oltre 100.000 mezzi immatricolati, questo equivale a una penetrazione del mercato che supera l’8,5% rispetto al 3,1%.
Vendite auto elettriche boom in un mercato a picco
Pertanto l’elettrico va in controtendenza. Il rallentamento del mercato dell’auto è sempre più rilevante, con sole 105.256 immatricolazioni scendiamo del -26,12% rispetto ai volumi di settembre 2019 (142.465 unità) e addirittura del -32,57% rispetto a settembre 2020 (156.095 unità).
C’è stato il pasticcio bonus, combinato dalle istituzioni. Sembra sempre più evidente che i 200 milioni di euro di incentivi, dedicati dal Governo nel DL Sostegni bis di fine luglio alla fascia di emissioni 61-135 g CO2/km (benzina e diesel), siano stati del tutto inefficaci, tanto da non riuscire a mantenere il valore del venduto totale sui livelli di agosto 2020 e 2019.
In parallelo, le risorse per le fasce 0-20 gCO2/km (prettamente BEV) e 21-60 gCO2/km (fascia dedicata alle PHEV), il cosiddetto Ecobonus M1 (4000€ e 6000€ e 1500€ e 2500€ rispettivamente per gli acquisti di BEV e PHEV senza e con rottamazione di auto fino a euro 4), si sono esaurite nuovamente il 16 settembre, dopo sole 48 ore.
Difficile capire se ci sia maggiore coscienza ecologica degli italiani, ossia se abbia inciso il desiderio di inquinare meno e di fare del bene all’ambiente. Oppure se i connazionali abbiano comprato le elettriche perché attratti dai super bonus di 10.000 euro. Forse avremo una risposta prossimamente, visto che gli incentivi non ci sono più.