Sugli esami della patente, i burocrati dell’Unione Europea dormono. Chi svolge l’esame pratico su un’auto con cambio automatico, potrà guidare solo vetture con cambio automatico. Sulle loro patenti, ci sarà il codice 78 (nel campo 12). Quindi, se fai l’esame con un’elettrica, potrai guidare solo elettriche o auto con cambio automatico. Niente auto con cambio manuale.
Risultato: giustamente, le autoscuole sono poco propense a far guidare le elettriche agli alunni. Se gli allievi prendono la patente con l’elettrica, non potranno guidare tutte le macchine con cambio manuale. Meno scuole guida che comprano elettriche, e più veicoli a benzina e diesel in circolazione, che l’UE vede invece come il fumo negli occhi.
Chi lo dice? Lo stabiliscono le normative dell’Unione Europea. Da una parte, i burocrati UE spingono a più non possono a favore dell’elettrico. Addirittura, dal 2035, la Commissione UE vuole che i Gruppi auto producano solo elettriche: proposta al vaglio di altri organi dell’Unione. Dall’altra, ci sono queste normative del Medioevo, in perfetta antitesi con tutto il resto.
Per sostenere gli esami di idoneità per la patente di guida, occorre presentare apposita domanda al competente ufficio del Dipartimento per i trasporti. Ed essere in possesso dei requisiti fisici e psichici prescritti. Dopodiché, si fanno gli esami: questo sarebbe già sufficiente.
Auto elettrica: quale soluzione per la patente
Esiste una soluzione, lecita. Ti eserciti con l’elettrica quando hai 18 anni (o chiaramente una qualsiasi altra età), fai l’esame pratico con un’elettrica, prendi la patente con codice 78 per guidare solo elettriche o automatiche. Poi, fai un corso, con auto manuale, in una scuola guida (pagando): non fai esami, chiedi e ottieni il duplicato della patente senza codice 78, che consentirà di condurre vetture manuali e automatiche, ovviamente elettriche incluse.
Tutto maledettamente complicato e caotico. Tutto burocratico e bizantino. Attenzione a questa accelerazione perenne e costante sull’elettrico, perché si possono avere ripercussioni a sorpresa di ogni genere. Poche colonnine per il pieno elettrico veloce, confusione sulle patenti, sovraccarico della rete. Al di là delle parole (bellissime, molto verdi), l’UE è davvero pronta? Sta dando gli strumenti operativi alle singole nazioni?