Per la mitica Ferrari Testarossa si tratta di un autentico ritorno al futuro, quello confezionato dalle Officine Fioravanti che come avevamo anticipato qui hanno lavorato ad un restomod dell’iconica berlinetta del Cavallino Rampante. Per fissare in alto il ritorno ad un’epoca di certo non sua, la Ferrari Testarossa introduce caratterizzazioni tecnologiche differenti che la pongono più vicina ad un’epoca profondamente differente. Mantiene però il propulsore boxer dotato di 12 cilindri abbinato ad una trasmissione manuale con trazione affidata all’asse posteriore: la potenza erogata supera i 500 cavalli a 9.000 giri al minuto. Il peso scende invece di 130 chilogrammi garantendo aliquote prestazionali differenti rispetto a quelle garantite anni fa dallo stesso modello.
Il restomod della Ferrari Testarossa di Officine Fioravanti utilizza come base una Testarossa prima serie del 1984 ovvero la Ferrari Testarossa caratterizzata dal singolo retrovisore esterno montato in alto sul lato sinistra oltre che dai cerchi in lega con elemento di fissaggio monodado.
Gli interventi proposti da Officine Fioravanti hanno permesso di rivedere quasi ogni elemento della Ferrari Testarossa. Si è lavorato infatti sull’assetto, sulle finiture, sul motore e infine anche sulle dotazioni a disposizione secondo un processo definito di “neoclassicismo automobilistico”. Un processo che permette di rendere attuale una vettura iconica sfruttando la tecnologia oggi a disposizione andando oltre la sola personalizzazione senza snaturare quanto già a disposizione del modello stesso. Nulla di nuovo dal punto di vista dei materiali applicati e a livello di design tutto è rimasto cristallizzato.
Assetto rinnovato per la Ferrari Testarossa di Officine Fioravanti
Tra gli interventi maggiori troviamo quelli rivolti all’assetto che ora utilizza barre antirollio regolabili su 6 differenti posizioni in accordo con ammortizzatori Öhlins a controllo elettronico specificamente sviluppati per la “nuova” Testarossa. Per prevenire possibili problemi, dovuti all’altezza, su dossi o rampe la Ferrari Testarossa di Officine Fioravanti adotta il sistema Front Lift che alza il muso di 70 millimetri all’occorrenza.
I cerchi in lega, sebbene rispecchino l’iconico disegno originale, sono da 17 e 18 pollici e adottano pneumatici Pirelli Trofeo R o Michelin 4S. Riviste al rialzo le prestazioni del 12 cilindri boxer da 4,9 litri capace infatti ora di esprimere 510 cavalli di potenza contro i 390 cavalli espressi un tempo: il regime massimo è di 9.000 giri al minuto e 600 Nm di coppia. In questo caso tutta l’elettronica è stata completamente aggiornata e prevede anche una doppia mappatura con iniezione e distribuzione completamente modificate. Nuova anche l’aspirazione e lo scarico completo in Inconel.
Il peso complessivo è sceso di 130 chilogrammi rispetto alla vecchia Ferrari Testarossa e in accordo alle nuove caratterizzazioni permette alla vettura di Officine Fioravanti di raggiungere i 323 km/h di velocità massima. A tal proposito è stato rinnovato anche l’impianto frenante che utilizza un impianto Brembo dotato di pinze a sei e quattro pistoncini in abbinamento ad un ABS regolabile su 12 posizioni. Si può inoltre avere il controllo di trazione regolabile e il bilanciamento aerodinamico è differente grazie ad un nuovo fondo piatto.
All’interno tutto rimane fedele allo stile Anni Ottanta della Testarossa con gli stessi comandi, l’impostazione originale della plancia e la griglia del cambio. Mutano i rivestimenti in pelle e le parti in plastica che ora sono realizzate in metallo lavorato dal pieno. Ci sono però le integrazioni per il sistema Apple CarPlay, le prese di ricarica USB Type C, un nuovo impianto audio e un cellulare d’epoca configurabile tramite Bluetooth in modo da sfruttare lo smartphone personale per utilizzarlo come si faceva un tempo. Dal punto di vista dei volumi produttivi, le Officine Fioravanti realizzeranno tutte le Ferrari Testarossa che saranno richieste dall’utenza. Zero limiti produttivi quindi.