I marchi ereditati dalla fusione tra FCA e PSA confluita in Stellantis, si apprestano a realizzare nuove economie di scala per un mercato dell’auto in forte e concreta evoluzione. A cominciare dal comparto legato all’elettrificazione dove la partita è aperta, lì dove Stellantis non vuole farsi cogliere impreparata.
La volontà principale di Stellantis, peraltro mai celata, è quella di porsi al vertice delle vendite fra i veicoli a ridotte emissioni. Per questo motivo entro il 2030 si vuole fare in modo che i veicoli a basse emissioni giungano ad una soglia pari ad almeno il 70% delle vendite in Europa ovvero ad oltre il 40% delle vendite messe in pratica negli Stati Uniti. La partita è aperta e si gioca grazie ad un rapporto collaborativo fra i 14 marchi della rosa di Stellantis assolutamente importante.
La strategia è stata delineata dalle parole del CEO di Stellantis, Carlos Tavares: “il cliente è sempre la massima priorità e il nostro impegno, con questo piano di investimento da oltre 30 miliardi di euro, è di offrire veicoli iconici con caratteristiche di prestazioni, funzionalità, stile, comfort e autonomia elettrica capaci di integrarsi perfettamente nella vita di ogni giorno. La strategia che oggi abbiamo definito assegna la giusta quota di investimenti alle tecnologie necessarie per arrivare sul mercato al momento giusto, facendo sì che Stellantis possa rafforzare la libertà di movimento nel modo più efficiente, economico e sostenibile”.
I marchi generalisti di Stellantis faranno la voce grossa
Si vogliono immettere sul mercato vetture dai prezzi di approdo popolari, perfette per una fetta di pubblico più vasta possibile. In questo Stellantis punta a differenziarsi dalla concorrenza e potrebbe aprire la strada ad una più vasta diffusione delle elettriche. Tuttavia accanto alle elettriche abbordabili nel prezzo di approdo, non verranno meno modelli premium soprattutto per quei marchi che permettono di disporre di caratterizzazione da top di gamma. In questo caso potrebbero dire la loro sia DS che Alfa Romeo o Maserati, ma anche Lancia che insieme alle prime due insiste all’interno del comparto premium di Stellantis e che sarà oggetto di un forte rilancio.
In ogni caso, la voce grossa della strategia ipotizzata da Tavares sarà quella messa in pratica dai marchi generalisti di Stellantis a cominciare da Fiat, Peugeot, Citroen e Opel che potranno spingere sull’acceleratore del mercato per fornire un impulso consistente alle vendite di vetture elettriche.