Un video mostra le danze stradali di una Ferrari 348 con scarichi Capristo. L’esemplare è con guida a destra, perché consegnato in Gran Bretagna. Il tizio al volante fa sgranchire i muscoli della sua “rossa” su una strada aperta al pubblico, superando i probabili limiti di velocità. Ecco perché non consigliamo di ripetere l’impresa ad altri fortunati possessori del modello. Nel filmato possiamo ascoltare la musica che regala la compatta sportiva del “cavallino rampante“, ai nostri giorni poco ricercata sul mercato collezionistico.
Protagonista delle riprese, come dicevamo, è una Ferrari 348. Questa vettura, anche se esteticamente molto bella e con un sound emozionante, non è entrata nel cuore degli appassionati, per alcune pecche dinamiche che le vengono rimproverate. A volte i giudizi nei suoi confronti sono stati ingenerosi, ma le dichiarazioni critiche di personaggi importanti della casa di Maranello li hanno rinforzati. Oggi, qualcuno, inizia a riconsiderarla, ma il cammino verso le redenzione sembra ancora lungo.
Nel 2021 l’agenda anagrafica della Ferrari 348 segna 32 anni di età. La sua presentazione avvenne infatti al Salone dell’Auto di Francoforte, nel mese di settembre del 1989. Nata come erede della 328 GTB, questa vettura ha interpretato in modo diverso il tema della berlinetta con motore V8 disposto in posizione posteriore centrale. A differenza dell’antesignana, qui il cuore è longitudinale, con cambio trasversale a 5 velocità più retromarcia.
Ferrari 348: un design sempre attuale
Lo stile si ispira a quello della Testarossa, sua sorella maggiore al momento del debutto. Diversi elementi della carrozzeria creano un fil rouge tra le due auto, almeno sul piano estetico. Penso, in particolare, alle vistose lamelle sulle prese d’aria laterali e alla griglia di copertura dei gruppi ottici posteriori. Sicuramente Pininfarina, con la mano di Leonardo Fioravanti, ha fatto un ottimo lavoro.
Ancora oggi la Ferrari 348 porta bene i suoi anni, senza accusare le rughe del tempo. Sportiva e bilanciata, è anche armonica ed elegante, con un tocco di hi-tech sapientemente miscelato nella tela grafica generale. Inizialmente, in listino, furono proposte le versioni TB e TS, poi giunsero la Spider con capote in tela ed altre varianti, anche in serie speciali. Le più azzeccate, forse, furono le GTB e GTS.
Un motore V8 in più step di potenza
Al momento del debutto e nei primi anni di servizio, la potenza erogata dal motore V8 di 3.4 litri era di 300 cavalli (295 in quella catalizzata). Notevoli le prestazioni, con un’accelerazione da 0 a 100 km/h un 5.6 secondi e da 0 a 200 km/h in circa 20 secondi. Per coprire i 1000 metri con partenza da fermo ci volevano 25.7 secondi. La velocità massima toccava quota 275 km/h.
Fra le caratteristiche del modello merita di essere citata la presenza di un telaio semi-monoscocca ad alta resistenza torsionale, scelto al posto del “solito” traliccio tubolare in acciaio. Fu questa la prima “rossa” prodotta in serie senza quella tipologia di chassis. Rispetto alla 328 aveva il cuore collocato più in basso di 13 centimetri, con benefici sul baricentro e sul comportamento stradale. Bello il trattamento dell’abitacolo, con un look di ottima presa emotiva. Esteso l’uso di pellami pregiati, che davano raffinatezza all’insieme, ma alcune plastiche lasciavano a desiderare sul piano della qualità.
Sulle Spider, GTB e GTS, identificabili per spoiler e minigonne in tinta con la carrozzeria, la potenza del motore crebbe a 320 cavalli. Benefici i riflessi sulle performance, con un passaggio da 0 a 100 km/h portato a 5.4 secondi e con una velocità massima di 280 km/h. Ancora più rapida la 348 GT Competizione, serie limitata prodotta del 1994, con 330 cavalli all’attivo.