Il presidente della Russia, Valdimir Putin, è corteggiatissimo dall’Unione Europea. Del tutto impreparata alla transizione ecologica: contro il caro-metano in Italia (anche 2 euro il kg), e negli Paesi del Vecchio Continente, l’UE chiede aiuto a Putin. Ora disposto a darci più gas. Ovviamente, in cambio, il numero uno russo avanzerà le proprie pretese di natura politica.
“Siamo pronti a darvi più gas”: sei parole pesantissime di Putin in questo momento. Immediatamente, la spirale rialzista dei prezzi gas si è fermata. Basta stangate tremende per gli automobilisti, almeno nell’arco di ieri e oggi: stop all’impennata del metano, che schizza verso vette inarrivabili in determinate aree dello Stivale.
Prima che l’aumento generalizzato dei prezzi dell’energia con inflazione appresso per l’economia diventi infernale per l’UE. Adesso che si sono visti gli effetti della presa di posizione del leader russo, la posizione di forza di Putin è divenuta ancora più forte di quanto già non fosse prima.
Solo grazie a Putin, lo shock energetico è meno traumatico per l’UE e per gli automobilisti taliani. La promessa di Vladimir di aumentare le forniture russe di gas all’Europa ha addirittura quasi dimezzato il prezzo del gas: era 160 euro al megawattora mercoledì, siamo a 94 euro al megawattora. Con benefici finanziari di ogni tipo per le Borse dell’Unione Europea. Da segnalare il rimbalzo alla Borsa di Milano a +1,51%.
Putin ha promesso un aumento delle forniture di gas verso l’Europa, anche attraverso l’Ucraina. Dopodiché, la legnata morale sui politici dell’UE: il leader della Russia ha sottolineato che la crisi attuale è anche dovuta alla miope strategia europea di sospendere i contratti a lungo termine a favore di quelli spot. Adesso, paghiamo il conto. Sotto il profilo economico-finanziario e politico.
Contro il caro-metano e i rincari generalizzati: il gas di Gazprom
Il gas ci arriverà tramite Gazprom. Che stabilirà un nuovo record di forniture all’Europa nel 2021. Superando i propri obblighi contrattuali, come ha sottolineato il presidente russo Vladimir Putin: con l’invio di 40 miliardi di metri cubi di gas attraverso l’Ucraina, Gazprom eccede i limiti contrattuali di più dell’8%.
Gli automobilisti con una vettura a metano tirano un sospiro di sollievo. Come in un sistema di vasi comunicanti, anche chi ha un’auto a GPL o a benzina o diesel trema di meno dopo le parole di Putin. Certo che, analizzano la questione solo dal punto di vista dell’immagine, per i politici dell’Unione Europea è una sconfitta unica. Ci sarà davvero da riflettere con la massima cautela con tutti gli obiettivi di velocissima transizione energetica posti dall’UE. E in futuro? Occhio. Sentiamo Putin: “Non è redditizio per Gazprom aumentare ulteriormente le fornitura di gas, perché è più costoso”.