Il GP di Turchia è stato certamente caratterizzato da una pioggia (attesa già dalle precise previsioni meteorologiche diramate in questi giorni) che ha scombussolato strategie e pronostici. A vincere, per la decima volta con Mercedes, è stato Valtteri Bottas che era partito dalla Pole Position: il finlandese, prossimo pilota dell’Alfa Romeo Racing, si porta a casa anche il giro più veloce della giornata.
La domenica del GP di Turchia si è praticamente svolta sfruttando le Pirelli Intermedie, le stesse che hanno condotto Valtteri Bottas al primo successo stagionale portando a casa anche l’ottemperanza ad un compito utile per provare a tenere a bada le mire di Max Verstappen. L’olandese della Red Bull, al termine del Gran Premio, è secondo mettendo in pratica un piazzamento fotocopia di quello visto a Sochi in Russia. La posizione gli vale la prima piazza nel Mondiale Piloti, davanti a Lewis Hamilton (quinto al traguardo) staccato di 6 punti dall’olandese.
Nonostante performance non in linea con quelle viste fino a qui, la Red Bull giova dell’appuntamento dell’Istanbul Park grazie anche al terzo posto sul podio conquistato da Sergio Perez. Il messicano è stato attore di una gara perfetta e protagonista di una scaramuccia con Lewis Hamilton all’ingresso della pit-lane.
Delusione di Hamilton al GP di Turchia, si sorride in Ferrari
Se in casa Red Bull le cose sono andate meglio del previsto, il vero deluso al GP di Turchia è sicuramente Lewis Hamilton. Il 7 volte Campione del Mondo è stato fra gli ultimi a cambiare le Intermedie ormai “alla frutta”: Lewis aveva infatti tentato di arrivare fino all’ultimo risparmiando l’ingresso ai box, ma l’eventualità di un cedimento ha fatto desistere lui e il muretto della Stella.
In quel momento Hamilton si trovava davanti a Max Verstappen, ma non ha potuto fare altro che rientrare al giro 50 dei 58 previsti al GP di Turchia. Tuttavia a Lewis è stato installato un nuovo treno di Intermedie, contro la richiesta di utilizzare le Soft: il team temeva un possibile errore che sarebbe stato pagato a caro prezzo in termini di lotta per il Mondiale. Lewis però non è stato accontentato protestando contro la squadra.
Questo mondiale si deciderà alle ultimissime battute e nella lotta al vertice pare ora fare capolino anche la Ferrari. La nuova power unit ha permesso a Charles Leclerc di stare davanti a tutti in un frangente di gara mantenendo un’andatura molto interessante. Le condizioni sembrano quindi aver aiutato la Scuderia a porre le basi per un miglioramento complessivo non indifferente: se consideriamo che Leclerc aveva ammesso di disporre di una SF21 scarica aerodinamicamente, la condizione di bagnato non ha sicuramente aiutato la scelta ma ha fatto emergere ottimi riscontri.
Peccato per il podio sfumato visto che Charles Leclerc ha concluso in quarta posizione in accordo con un crescente graining accusato da Charles. I riscontri positivi sono confermati dall’ottima rimonta di Carlos Sainz che dall’ultima piazza, “ottenuta” a causa della penalità rimediata per l’installazione della nuova power unit, ha concluso in ottava piazza. La sua prestazione è stata comunque condizionata da un pit stop decisamente lungo, quindi avrebbe potuto fare anche meglio. Con Lando Norris soltanto settimo e Daniel Ricciardo 13esimo fuori dai punti, la Scuderia guadagna nei confronti della McLaren dieci punti portando il distacco nel Mondiale Costruttori a 7 lunghezze e mezzo.
Decisamente ottima la prestazione di Pierre Gasly con l’AlphaTauri. Il francese di Milano ha concluso infatti in sesta posizione nonostante abbia scontato 5 secondi di penalità per un contatto con Fernando Alonso in Curva 1. Nono Lance Stroll con l’unica Aston Martin a punti (Sebastian Vettel ha concluso 18esimo anche a causa di un’errata valutazione al cambio gomme) che precede Esteban Ocon con la Alpine che ha concluso con zero pit stop!
Al di là dei punti il duo dell’Alfa Romeo Racing: Antonio Giovinazzi, undicesimo, ha preceduto Kimi Raikkonen che ha concluso in dodicesima piazza. Dietro di loro e Daniel Ricciardo hanno invece concluso Yuki Tsunoda, con l’AlphaTauri, Russell, Alonso, Latifi, Vettel, Schumacher e Nikita Mazepin.