Siamo molto indietro in materia di auto elettrica: è netto il divario fra Italia ed Europa. Lo dice una ricerca di Continental. Esiste un gap tra Italia ed Europa nel mercato della domanda di BEV. Nel nostro Paese le vendite totali di auto elettriche nel 2020 sono state il 4% rispetto al 10% dell’Unione Europea. Per un totale del parco circolante elettrico al 0,25% rispetto al 1,07% europeo.
I dealer italiani sono al momento poco reattivi a spingere l’elettrico, nonostante ci siano sempre più modelli BEV sul mercato (+89% vs. H1’20) e i piani produttivi OEM indichino un’espansione nei segmenti dove oggi l’elettrico è meno presente. La rete vendita è sicuramente indietro a causa della limitata conoscenza e del gap generazionale, i risultati migliori infatti arrivano dai venditori più giovani.
In Italia i punti di ricarica sul suolo pubblico sono circa 24 mila e il 64% è localizzato al Nord: nello specifico ogni 100.000 abitanti ci sono circa 22 colonnine, contro le 64 europee. Il numero di BEV per punto di ricarica è inferiore alla media Europea (7,4 rispetto a 11).
Auto elettrica: la vuole uno su due
Oltre un italiano su due sarebbe interessato ad acquistare un’auto elettrica, ma il 43,9% è frenato dall’elevato costo. Gli incentivi al momento non sono sufficientemente percepiti dai consumatori. Ci sono poche colonnine, meno ancora quelle veloci.
Dal 2035 l’Europa forse dirà addio alle auto endotermiche per far posto a quelle elettriche con la messa al bando dei motori diesel e benzina. L’obiettivo primario dichiarato dell’Unione Europea di ridurre le emissioni di CO2 almeno del 55% è ormai alle porte: la strada dell’elettrico sembra già tracciata.
I dati emersi ci raccontano come i più favorevoli alla transizione siano i giovani, mentre le generazioni più adulte, che però hanno il maggiore potere d’acquisto, siano le più ostili al cambiamento. Quando si parla di auto elettrica – dichiara Alessandro De Martino, Amministratore Delegato di Continental Italia – è indispensabile vivere l’esperienza al volante. A oggi solo un italiano su otto ha provato a guidare una BEV a fronte di diversi segmenti di mercato potenziali. Quali a esempio coloro che vivono in provincia, in una casa autonoma con spazio per una colonnina e percorrono meno di 150 chilometri al giorno, pari circa al 71% degli intervistati.
In questo processo di transizione se le case automobilistiche, i noleggiatori, le reti concessionarie e i fornitori di energia elettrica lavoreranno in sinergia per fornire ad esempio canoni anziché listini, comprensivi di wall box a condizioni interessanti e comprensivi di auto tradizionali per i viaggi lunghi o per il weekend, si potrebbero fare dei grandi passi in avanti verso gli obiettivi prefissati dall’Europa.
Gli interessati all’auto elettrica sono uomini che hanno un’auto di proprietà alimentata a benzina e percorrono tra gli 11 e i 50 chilometri al giorno. Hanno un garage dove installare una wall box, vivono al Sud e nei Comuni della Provincia e appartengono alla generazione Y (27- 41 anni I disinteressati: i Baby Boomers (57-75 anni) che vivono in comuni di Provincia, in particolare nel Nord Ovest, senza un garage e percorrono meno di 10 chilometri al giorno.