Per celebrare i 115 anni di vita di Lancia, l’iconico costruttore torinese ha realizzato tre puntate del docu-film “Eleganza in movimento” delle quali l’ultima è stata diffusa ieri. Al centro di tutte e tre le puntate c’è stato un dialogo fra il CEO di Lancia, Luca Napolitano, e figure fondanti della Lancia di ieri e di oggi. Durante l’ultimo appuntamento di ieri, Luca Napolitano ha incontrato Sergio Limone, ovvero il responsabile della progettazione e della sperimentazione della Squadra Corse HF Lancia, e Marco Testa Presidente & CEO di Armando Testa.
In questa ultima puntata si è parlato anche di un tema che sicuramente fa battere i cuori degli appassionati del marchio e non, ovvero quello dei rally a cavallo fra gli Anni Settanta e Ottanta. “Questa terza e ultima puntata del docufilm sui 115 anni di storia del marchio parte dal mondo dei rally, da cui tutto è iniziato, e passa in rassegna i grandi successi ottenuti che hanno fatto di Lancia il marchio che ha vinto di piu nelle competizioni Rally, con la Lancia Delta che è stata la vettura più premiata in assoluto in questo ambito”, ha ammesso Luca Napolitano.
Il futuro con gli occhi rivolti al passato di Lancia
Ragionare sul futuro di Lancia può voler dire guardare al passato e volgere lo sguardo anche a quei rally dove il costruttore torinese ha vinto più di ogni altro. Non è un caso che proprio il costruttore torinese abbia vinto 15 Mondiali Rally, 3 Mondo Costruttori Endurance, una 1000 Miglia, due volte la Targa Florio e una volta la Carrera Panamericana. Un segnale decisamente indelebile è quello fornito dagli Anni Settanta e Ottanta quando le Lancia Stratos, 037 e la Delta hanno dominato la scena dei rally almeno per un ventennio.
“Senza le Lancia, il Rally sicuramente non sarebbe mai stato lo sport di milioni di appassionati e non avrebbe conquistato così tante prime pagine di giornali. Lancia non ha dominato il mondo delle competizioni solo tecnicamente, ma lo ha fatto anche dal punto di vista sportivo. Auto innovative, ma anche soluzioni innovative in termini di gestione della gara: la Squadra Corse Lancia fu la prima ad adottare il cambio gomme in prova speciale, per ottimizzare l’uso degli pneumatici in funzione del tipo di fondo stradale. Un altro primato: questa fu la Lancia così tanto amata in tutto il mondo”, ha ammesso senza troppi giri di parole Sergio Limone.
Il ricordo di Limone, riferito alla Lancia 037, è ancora forte. Nonostante Audi avesse introdotto già la trazione integrale, la 037 a trazione posteriore risultava ancora imbattibile. “Era già cominciata l’epoca della trazione integrale ma la 037, a trazione posteriore, è l’auto da battere anche sullo sterrato ed è l’unica a contrastare la temuta Audi Quattro. La 037 era tecnicamente superiore, tanto da insospettire il team Audi, che durante il Rally di Sanremo inviò un suo tecnico a un nostro punto di assistenza. Arrivò in elicottero, per verificare che la Lancia Rally non montasse una trazione anteriore supplementare. E in effetti non la montava. Parliamo, ancora una volta, di primati: la 037 è stata l’ultima vettura a 2 ruote motrici a vincere un campionato del mondo”, ha aggiunto Sergio Limone sulla mitica 037.