Le due Ferrari iscritte alla classe Pro sono state vittime di sfortunati incidenti nelle fasi finali della 8 Ore di Indianapolis.
La Ferrari 488 GT3 Evo 2020 n°61 di Jean-Claude Saada, Conor Grunewald e Mark Kvamme ha comunque assicurato un’altra vittoria di classe al cavallino rampante in occasione della 8 Ore di Indianapolis, godendo di una corsa in gran parte senza problemi come unico concorrente nella categoria Am.
Ferrari: la 8 Ore di Indianapolis si è conclusa con alti e bassi per le 488 GT3 Evo di Maranello
Questa è la seconda vittoria per Ferrari all’evento dopo che Squadra Corse ha conquistato la categoria Pro-Am nel 2020. Entrambe le auto nella categoria Pro, hanno avuto degli incidenti in pista che hanno rovinato il ritmo altrimenti eccellente di entrambe le supercar.
La Ferrari n°51 di Alessandro Pier Guidi, Nicklas Nielsen e Côme Ledogar è arrivata quarta della categoria Overall dopo una deludente seconda metà delle otto ore di gara. Già campioni della GT World Challenge Europe Endurance Cup, il trio sperava di ottenere punti preziosi nell’Intercontinental GT Challenge, ma queste aspirazioni hanno avuto un successo quando Nicklas Nielsen è entrato in contatto con un’auto GT4 più lenta, guadagnandosi una penalità.
Da lì, alcuni pit-stop tempestivi e periodi di cautela hanno riportato la vettura in lizza, ma il danno ha influito sul ritmo assoluto della 488 GT3 e ha limitato il risultato finale. Il weekend della Ferrari n°71, intanto, si è concluso con il cuore spezzato in quanto un incidente in pista a un’ora dalla fine a costretto al ritiro immediato della vettura dalla testa della corsa.
Il terzetto, composto da Callum Ilott, Antonio Fuoco e Alessio Rovera, ha affrontato una gara molto frenetica con diverse strategie ai box che l’hanno portato in testa nelle ultime ore. Nonostante l’immensa pressione di Audi dietro, Ilott ha mantenuto il comando e stava iniziando a creare un gap quando si è verificato l’incidente.
Senza altre vetture della categoria in gara, i piloti della Ferrari 488 GT3 Evo 2020 n°61 sono stati in grado di adottare una strategia incentrata sulla mitigazione del rischio. Dopo aver iniziato la gara con Saada al volante, lui e il suo navigatore Conrad Grunewald hanno alternato gli sforzi durante le prime tre ore.
Da lì, Mark Kvamme ha preso diversi stint insieme agli altri due, ma alla fine è stato Grunewald al volante a prendere la bandiera a scacchi, finendo primo nella categoria Am e 16º assoluto. Questa ha segnato la prima vittoria in assoluto per Saada in una gara endurance ed è stata la ciliegina sulla torta di una stagione eccellente per lui nella competizione GT World Challenge Americas.