Scenario da incubo per gli automobilisti italiani. Sentiamo le preoccupazioni di Alberto Clò, docente di Economia applicata. Che ha scritto sul Blog di Energia: se i prezzi dovessero salire a 150-200 dollari al barile, il prezzo della benzina potrebbe toccare i 4 euro il litro. Come evidenzia Staffetta Quotidiana.
Più in generale, alla stangata sulla bolletta elettrica e del gas, dice Clò, si va aggiungendo quella sui prezzi dei carburanti. Con la benzina ormai prossima ai 2 euro per litro. Diverse le le ragioni. Uno: crescita della domanda, tenuta dell’Opec Plus. Due: investimenti che languono. Un’impennata dai 50 dollari al barile di inizio anno agli attuali 84. Livelli che non si conoscevano da tre anni. E che ricordano a tutti l’essenzialità del petrolio: tranne all’Europa. Che si mostra nuovamente colpevole di inerzia. Nel medio termine, se i prezzi dovessero salire a 150-200 dollari al barile, come qualcuno ipotizza, la benzina potrebbe toccare i 4 euro al litro.
Ma perché questo scenario? Per Clò, la domanda è prevista salire nel quarto trimestre a 99,4 milioni di barili al giorno. La Cina in particolare è disposta a comprare petrolio, gas e carbone a qualsiasi prezzo. Alla crescita della domanda corrisponde una minor crescita dell’offerta per la conferma da parte dell’Opec Plus del precedente accordo: immettere sul mercato ogni mese non più di 400.000 barili al giorno. Da qui, la pressione al rialzo dei prezzi. E il conseguente aumento dei profitti dei Paesi produttori più che leali alle decisioni assunte dal cartello.
Prezzo della benzina alle stelle: cosa fa l’UE
Tutti parlano di transizione. Ma il petrolio resta essenziale o no? La risposta di Clò: sì. Il ruolo delle grandi compagnie resta imprescindibile. Anche se la loro quota sulla produzione mondiale non va oltre il 10%. Quali previsioni? Una domanda di petrolio in aumento al 2030 a 104 milioni di barili il giorno. Comunque sia, i necrologi sulla scomparsa del petrolio sono prematuri.
Clò durissimo contro l’UE: è davvero imbarazzante assistere a invocazioni tardive perché le imprese riprendano a investire. O vedere l’Europa implorare il presidente russo Vladimir Putin perché aumenti l’export di metano.
E infine Clò ribadisce: se la domanda dovesse proseguire nella sua crescita, sarebbe inevitabile un impatto sui prezzi. Con livelli che alcune banche di affari proiettano a tre cifre, sino a 150-200 dollari al barile. Verso i 4 euro al litro della benzina in Italia.