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FCA: un fornitore preoccupato scrive una lettera a John Elkann

Ecco una lettera scritta a John Elkann da un fornitore di FCA molto preoccupato

FCA lettera fornitore John Elkann

Fra poche ore Sergio Marchionne, attuale amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles, annuncerà il nuovo piano industriale che varrà per i prossimi 5 anni e che include tutti i brand, fra cui Alfa Romeo, Maserati e Jeep. In questi giorni è stata condivisa in rete una lettera scritta da un fornitore di FCA diretta a John Elkann, presidente del gruppo automobilistico italo-americano e CEO di Exor.

In particolare, il fornitore sostiene che più si avvicina il 1 giugno e meno si capisce perché John Elkann e i consiglieri di amministrazione non si siano opposti all’Investor Day voluto e addirittura imposto da Sergio Marchionne. Inoltre, la stessa persona afferma come mai bisogna aspettare fino ad aprile 2019 per conoscere il nome della nuovo amministratore delegato.

FCA lettera fornitore John Elkann

FCA: un fornitore del gruppo spiega la sua preoccupazione a John Elkann in una lettera

Il fornitore ha comunque espresso il suo apprezzamento davanti alla maestria di S.M., definendolo “un uomo che va a nozze con i numeri e negoziatore fenomenale“. Egli sostiene che un’azienda automobilistica va valutata prendendo in considerazione diversi fattori: prodotti, qualità, ingegneria, fabbriche, indotto e rete commerciale. Essendo un fornitore presente nell’industria e nei servizi, spiega il fornitore, è perplesso guardando la gamma attuale e quella futura di Fiat Chrysler Automobiles (FCA).

In particolare, colui che ha scritto la lettera per John Elkann sostiene che abbandonare i segmenti B, C, Wagon e Grandi berline denuncia il fallimento della gestione di Sergio Marchionne e inoltre mette in serio pericolo il futuro delle fabbriche italiane. Il fornitore sostiene, inoltre, come il futuro dei marchi Fiat, Chrysler, Lancia, Abarth, SRT, Dodge e Fiat Professional sia poco luminoso.

L’unico obiettivo gratificante, che sarà annunciato domani, secondo il fornitore, è l’azzeramento dei debiti. Tuttavia, il perseguimento di questo obiettivo ha portato a una diminuzione degli investimenti in Europa, l’allungamento del ciclo di vita di diversi modelli (come la Chrysler 300, la Dodge Challenger, il Durango, la Charger e il Jeep Grand Cherokee) e il posticipo dell’annuncio di nuovi veicoli Alfa Romeo e Maserati.

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Cosa ci riserverà il nuovo piano industriale?

In questi 14 anni, continua il fornitore anonimo, Jeep non è riuscita ad integrarsi bene nel mercato asiatico mentre, in generale, i marchi di FCA continuano a piazzarsi nelle ultime posizioni delle classifiche annuali di Consumer Reports e JD Power, aziende che si occupano di misurare gli standard di affidabilità delle nuove vetture e il tasso di gradimento dei clienti.

Il fornitore sostiene che è giusto puntare sui marchi premium e sui modelli di auto di fascia top perché il guadagno è più alto ma comunque bisogna considerare che la qualità dei veicoli sia elevata e le dotazioni offerte siano comparabili con quelle delle altre vetture della stessa fascia.

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Un’altra cosa da considerare è il fatto di ricorrere spesso e volentieri alla cassa integrazione negli stabilimenti di Cassino, Mirafiori e Grugliasco nonostante la produzione di auto di ultima generazione come le Alfa Romeo Stelvio e Giulia e le Maserati Levante e Ghibli.

Un’altra cosa da prendere in considerazione seriamente, spiega il fornitore, è che gli attuali dirigenti di Fiat Chrysler Automobiles non sono riusciti a risolvere la cannibalizzazione fra i marchi. Ad esempio, è difficile che 2 auto appartenenti allo stesso segmento possano avere entrambe successo sul mercato.

Sempre secondo colui che ha scritto la lettera a John Elkann, il gruppo automobilistico deve trovare un acquirente poiché non ha né i volumi e né le tecnologie adatte che gli permettano di proseguire da sola. Il fornitore è convinto che si è chiuso un ciclo e di questo bisogna prenderne atto con la nomina di un nuovo amministratore delegato di FCA che abbia familiarità con le auto.

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