Brutta bufala online, che specula sulla pelle di chi spera in un’eliminazione di una tassa. La fake news è questa: il Governo Draghi cancella il bollo auto 2022. In realtà, la tassa di proprietà sulla vettura, da versare alla Regione, resta come prima.
Anzi, per dirla tutta, adesso stanno schizzando verso le case degli italiani pure gli arretrati. Le cartelle esattoriali dell’Agenzia delle Entrate per vecchi debiti, ossia per vecchi bolli auto non pagati. Le Regioni, per riscuotere questi crediti, si avvalgono di un ente terzo, che impone il versamento al cittadino. Così sarà anche per il bollo auto 2022 non pagato.
Non è neppure vero che, con la pandemia di Covid, l’Esecutivo ha imposto il blocco totale e definitivo del bollo auto. Le Regioni hanno solo fatto slittare di qualche mese la scadenza: tutto qui.
Ricordiamo che le Regioni incassano 7 miliardi di euro l’anno in bolli auto. Soldi pesantissimi per gli elevati costi politici di questi Enti. Difficilmente le Regioni rinunceranno a così tanto denaro. Né il Governo toglierà questa straordinaria entrata per le amministrazioni locali. Il problema si porrà in futuro, molto in là nel tempo, se e quando ci saranno solo auto elettriche. Sono esentate dal pagare il bollo auto: le Regioni faranno a meno di questa montagna di denaro sonante?
Il bollo auto resta; la cancellazione del superbollo è in bilico
L’unica cosa che potrebbe cambiare è l’eliminazione del superbollo. Ma è questione ben diversa. Il bollo è per tutte le auto. Il superbollo è per le pochissime macchine potenti. Infatti, tutto nasce nel 2011 col Governo Berlusconi: sovrattassa per le auto di potenza superiore a 225 kW (306 CV): 10 euro a kW. La legnata arriva dall’Esecutivo dei tecnici di Mario Monti: il superbollo oltre 185 kW (252 CV). E 20 euro per ogni kW sopra la soglia, il doppio.
Adesso, il Governo Draghi ritiene che i soldi ricavati dallo Stato (gettito fiscale) sia inferiore allo 0,01% del totale delle entrate. Un flop. Da eliminare con un colpo di spugna. Sarebbe anche ora.