Bisogna ammettere che da qui al prossimo 2 febbraio 2022 insiste ancora un po’ di tempo, utile per cominciare a ragionare su un gioiello di tecnologia e della storia del Biscione da corsa. In quella data, infatti, RM Sotheby’s metterà all’asta un autentico gioiello raro come pochi presso l’asta parigina prevista in quell’occasione: parliamo dell’iconica Alfa Romeo 155 V6 Ti dell’Euroteam Jägermeister Racing ex DTM del 1995.
Alfa Romeo era approdata nel DTM (Deutsche Tourenwagen Meisterschaft) con scarsi favori dalla sua parte, soprattutto da parte dell’opinione pubblica teutonica, a partire dal 1994. A quel tempo il Campionato Turismo tedesco, che godeva di grande salute e considerazione internazionale, disputava la sua decima stagione visto che era stato introdotto per la prima volta nel 1984. Nonostante le scarse considerazioni della vigilia, proprio l’Alfa Romeo sarà l’unico costruttore non tedesco a vincere almeno un titolo nella serie teutonica.
L’Alfa Corse, squadra ufficiale dell’Alfa Romeo, aveva ragionato al meglio sul nuovo regolamento FIA Classe 1 Touring Car per quell’anno che limitava i motori ad elementi con un massimo di sei cilindri e una cubatura di 2,5 litri, cosa che chiaramente si adattava al leggendario Busso già all’interno della dote tecnologica del Biscione. L’Alfa Romeo 155 utilizzata nel DTM adottava un V6 con angolatura fra le bancate di 60 gradi che nelle prime fasi produceva circa 420 cavalli di potenza a 11.500 giri al minuto (di quello che accadde successivamente col propulsore e della storia di Alfa Romeo nel DTM ne parleremo in maniera approfondita un’altra volta, ndr). Con Nicola Larini al volante dell’Alfa Romeo 155 V6 Ti, l’Alfa Corse vince 11 appuntamenti nell’annata di approdo dell’Alfa Romeo nel DTM inaugurale della vettura, aggiudicandosi così il campionato.
Un’Alfa Romeo 155 V6 Ti penultima evoluzione, prima del tracollo della serie
L’Alfa Romeo 155 V6 Ti del team Euroteam Jägermeister Racing che sarà proposta all’asta da RM Sotheby’s a inizio febbraio del 2022 è la vettura utilizzata durante la stagione 1995 da Michael Bartels. La vettura, penultima evoluzione delle Alfa Romeo 155 V6 Ti utilizzate nel DTM dal Biscione visto che nel 1996 il campionato chiuse i battenti, permise a Bartels di vincere le due gare al Diepholz Airfield Circuti nel 1995 oltre che fargli ottenere due Pole Position nella medesima stagione che gli valsero il decimo posto finale su 32 partenti del titolo piloti. Allo stesso tempo, Michael Bartels concluse 24esimo nell’International Touring Car Championship (ITCC).
Nel 1996, Bartels e l’Alfa Romeo 155 furono gestite in pista dal team semi ufficiale JAS Motorsport ottenendo l’iconi livrea Jägermeister: un aspetto familiare allo stesso Bartels che aveva già disputato una stagione su un’altra 155, nel 1994, sempre caratterizzata dalla medesima livrea ma del team Schübel. In preparazione alla stagione 1996, il telaio della 155 (che non condivideva praticamente nulla con la vettura stradale) era stato dotato dell’ultimo pacchetto aerodinamico permettendo a Bartels di partecipare ancora nel DTM e nell’ITCC con la nuova denominazione del team “Jägermeister JAS Motorsport”.
Come è noto però giunti al termine della stagione 1996 molti team impegnati nel campionato cominciarono a comprendere che i pochi ritorni in accordo con investimenti sempre più gravosi (la tecnologia superiore anche a quella utilizzata in Formula 1 e stagioni estremamente dispendiose) posero fine alla storia del DTM che sarebbe rimasto nell’ombra fino ai primi anni 2000.
Dopo la fine della serie, questa 155 V6 Ti è tornata nelle mani di una collezione privata in Italia prima di essere completamente revisionata da un pilota automobilistico tedesco nel 2015. Successivamente, il propulsore è stato rodato esclusivamente su un banco di prova e ora è pronta per finire nelle mani di un nuovo proprietario.