La politica aveva annunciato una stretta: multe più care per i monopattini elettrici nel Codice della Strada. Eppoi obbligo di targa, assicurazione Rc, casco, patentino. Alla fine, il risultato è clamoroso: Multe monopattini elettrici meno care del 50%. Un pasticcio. Ma cosa è successo?
Sentiamo Giordano Biserni, presidente Asaps (Amici Polstrada). “Abbiamo accertato che le sanzioni per chi infrange una norma di comportamento alla guida di monopattini elettrici saranno ridotte del 50% rispetto alle regole in vigore fino ad oggi. Altro che severità per i pericolosi violatori seriali delle norme di una corretta circolazione stradale”. Incredibile.
La multa base, quella minima, era di 100 euro: sarà di 50 euro. La multa massima era di 400 euro: sarà di 250 euro.
Superare i limiti di velocità dei 20 km/h sulle strade urbane e di 6 km/h nelle aree pedonali costerà 50 euro di sanzione col pagamento in misura ridotta, che diventano 35 euro se corrisposti entro 5 giorni. Prima la sanzione era di 100 euro, 70 con lo sconto 30% entro 5 giorni.
Non solo. La sanzione da 50 a 250 euro vale per tutte le violazioni tranne quella della circolazione con monopattino avente caratteristiche diverse rispetto a quelle indicate dalla legge. Un minore di 14 anni sorpreso alla guida avrà come conseguenza la notifica di un verbale ai genitori da 50 a 250 euro, 35 euro con lo sconto.
Multe monopattini elettrici: doppio guaio
Esiste poi un grave problema sul limite di velocità dei monopattini elettrici, che nel 2021 hanno causato un morto al mese, con 14.000 feriti gravi: chi misura la velocità? Per le auto, è facilissimo: autovelox, foto della targa, multa a casa del proprietario. Se questi non paga, la sanzione raddoppia. I Comuni fanno poi entrare in gioco l’Agenzia delle Entrate, con interviene per riscuotere i debiti degli automobilisti. Col monopattino, tutto questo è assolutamente impossibile.
Spetta all’agente delle Forze dell’ordine misurare, a occhio, a spanne, se la velocità del monopattino sia o no superiore al lecito. Non un compito semplice, in una giungla urbana sempre più confusa, caotica e disordinata per via di un numero colossale di (pericolosissime) piste ciclabili non protette.
Altro che stretta: tutto più largo per i monopattini
Così, arriva l’obbligo delle “frecce” e di rispettare i 20 km/h: sarebbe una stretta? Diremmo proprio di no. State alla larga dalle bufale online che parlano di stretta e di giro di vite.