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Prezzo elettricità alle stelle: guai per chi ha l’auto a batteria

Brutte notizie per chi ha un’auto a batteria, elettrica o ibrida plug-in: prezzo elettricità alle stelle. Salgono anche benzina e gas

Prezzo elettricità

Vediamo i dati del PUN: Prezzo unico nazionale, è il prezzo di riferimento dell’energia elettrica rilevato sulla borsa elettrica italiana. Sul fronte elettricità, a ottobre 2021 il PUN ha registrato il nuovo primato di 217,66 euro/MWh. Questo si traduce in uno tremendo aumento del 37,3% su settembre e in uno spaventoso rincaro del 399,4% su ottobre 2020. Sono brutte notizie per chi ha un’auto a batteria: elettrica o ibrida plug-in.

Prezzo elettricità in costante salita: cosa succede

Così, privati e aziende pagano di più, e parecchio pure. Ma anche le ricariche pubbliche delle macchine alla spina e i pieni di corrente notturni con le wallbox rischia seriamente di schizzare all’insù. O prima o poi. Chiaramente, dipende dal tipo di abbonamento e dal contratto col fornitore. Tuttavia, la strada è segnata.

Se chi ha un’auto elettrica non sorride, chi ha un’auto a gas piange. Metano a quota 1,657 euro per kg in media nazionale. Con picchi da incubo di 2 euro. Vai a GPL? Senti cosa succede dopo l’ennesimo rialzo dei prezzi di importazione dall’Algeria: in due mesi, il prezzo medio nazionale è salito di oltre il 18% arrivando a 0,822 euro/litro. Parliamo di macchine comprate e usate da chi è ultra attento alle spese, badando al sodo: la vettura come mezzo di spostamento da A a B, piuttosto che come status symbol o veicolo di svago.

Benzina e gasolio: due terzi in tasse

Guai anche per la benzina self service a 1,749 euro/litro, servito a 1,88 euro/litro. Lo scenario infernale è 2 euro, col greggio in salita per via della fortissima richiesta della onnivera Cina. Affamata di energia (che non ha). E il diesel? Rispettivamente a 1,615 euro/litro e 1,752 euro/litro.

Opportuno rammentare quanto già ben sapete: sul litro di benzina o gasolio, pesa per due terzi il fisco dello Stato. Sono le accise più l’IVA al 22%. Quando il prezzo del greggio sale, influenzando il costo industriale di benzina e diesel, l’erario incassa di più: è matematico.

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