Il decreto Infrastrutture è legge: ecco il nuovo Codice della Strada, con 15 novità. Entreranno in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della legge di conversione del decreto, che avverrà nei prossimi giorni.
1. Multe dimezzate per molte infrazioni commesse coi monopattini elettrici. Nessuna stretta, nessun giro di vite. Anzi, più libertà: finora i monopattini potevano circolare solo sulle strade urbane e, fuori città, solo sulle piste ciclabili. Ora, possono circolare dovunque sia consentita la circolazione dei velocipedi. Come bici. Siccome le bici possono circolare su qualsiasi strada (tranne le autostrade e le strade extraurbane principali), allora possono farlo anche i monopattini.
Solo minimi dettagli in più. L’obbligo degli indicatori di direzione e di freno a partire dall’1 luglio 2022 sui mezzi di nuova commercializzazione. E l’adeguamento entro il 1° gennaio 2024 per quelli già in circolazione. La velocità massima scende da 25 a 20 km/h (nelle aree pedonale resta a 6 km/h). Infine, arriva anche l’obbligo di foto al termine del noleggio dei mezzi in sharing per limitare la sosta selvaggia, che i Comuni dovranno disciplinare meglio con la realizzazione di aree specifiche. Norme con un peso specifico quasi zero.
In ballo c’erano obbligo di targa, patentino, assicurazione Rc, casco per tutti: regole crollate in Parlamento per motivi misteriosi, che nessuno sa.
2. In teoria, sbloccato l’incentivo alle auto elettriche per chi ha un reddito Isee familiare fino a 30.000 euro: il 40% del prezzo di listino. Regola subordinata all’autorizzazione della Commissione Europea. Se no, se ne riparla con la legge Bilancio 2022.
3. Per il primo anno dal conseguimento della patente B, il soggetto potrà di guidare vetture di potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t e potenza massima pari a 70 kW se al fianco ci sarà un patentato esperto: persona di età non superiore a 65 anni, munita di patente valida per la stessa categoria o superiore, conseguita da almeno 10 anni.
Nuovo Codice della Strada: targa di prova, cosa cambia
4. Già dall’11 settembre 2021, c’è l’autorizzazione alla circolazione con targa di prova: può essere utilizzata per la circolazione su strada dei veicoli non immatricolati e di quelli già muniti della carta di circolazione. Per esigenze connesse a prove tecniche, sperimentali o costruttive, dimostrazioni o trasferimenti, anche per ragioni di vendita o di allestimento. Dei danni cagionati dal veicolo in circolazione di prova, anche se munito della carta o del certificato di circolazione, risponde l’assicuratore dell’autorizzazione alla circolazione di prova.
5. Dall’1 gennaio 2022, i titolari del contrassegno disabili potranno sostare gratuitamente nelle aree di sosta o parcheggio a pagamento. Quando? Qualora siano occupati o non disponibili gli stalli a loro riservati.
6. Se guidi senza documenti (li hai, ma sono stati dimenticati a casa o altrove), scompare l’obbligo di recarsi al Comando di Polizia o dei Carabinieri per “esibire” carta di circolazione, patente, Foglio rosa o certificato di assicurazione. Multa di 42 euro, che scendono a 29,40 con lo sconto: pagare entro 5 giorni. Infatti, le Forze dell’ordine si affidano a un database dove controllano se questi documenti esistano.
7. Negli spazi riservati alla ricarica è vietata la sosta ai veicoli che non effettuano la ricarica. Idem ai veicoli elettrici che permangono sullo spazio oltre un’ora dopo il completamento della ricarica. Questo limite non si applica tra le ore 23 e le 7: a eccezione dei punti di ricarica di potenza elevata. Quali? Per la ricarica veloce (superiore a 22 kW e pari o inferiore a 50 kW) e ultraveloce (superiore a 50 kW).
8. Foglio rosa valido 12 mesi anziché 6 mesi. L’esame di teoria per la patente di guida sarà valido fino a tre tentativi di prova pratica.
9. Come oggi, ma in modo più chiaro, non si guida con in mano smartphone, computer portatili, notebook, tablet e dispositivi analoghi che comportino anche solo temporaneamente l’allontanamento delle mani dal volante.
Chi controlla le multe dei Comuni?
10. Norma anti cassa facile: gli Enti locali (Comuni, unioni di Comuni, Province) dovranno pubblicare sul proprio sito web, entro il 30 giugno di ogni anno, la relazione sulla somma incassata nell’anno precedente dalle violazioni del Codice della Strada. Già, ma chi controlla tutto? E quali multe ai Comuni inadempienti?
11. Il mancato rispetto del divieto di attraversamento dei passaggi a livello potrà essere rilevato anche telecamere.
12. “I conducenti devono dare la precedenza, rallentando gradualmente e fermandosi, ai pedoni che transitano sugli attraversamenti pedonali o si trovino nelle loro immediate prossimità. I conducenti che svoltano per inoltrarsi in un’altra strada al cui ingresso si trova un attraversamento pedonale devono dare la precedenza, rallentando gradualmente e fermandosi, ai pedoni che transitano sull’attraversamento medesimo o si trovino nelle sue immediate prossimità, quando ad essi non sia vietato il passaggio”.
Stalli rosa: saranno gialli?
13. Per donne in gravidanza e ai genitori con figli fino a due anni muniti di un contrassegno speciale denominato permesso rosa, ecco gli stalli rosa. Che saranno di un altro colore, probabilmente: il rosa non esiste nel Codice della Strada. Magari gialle. E i nonni? tagliati fuori: per loro, niente vantaggi. La legge parla di signore in dolce attesa e di genitori.
14. Responsabile in solido delle violazioni commesse alla guida di macchine a noleggio a lungo e a breve termine non sarà più il locatore: il locatario paga le multe.
15. Divieto di pubblicità con messaggi sessisti o violenti, o stereotipi di genere offensivi o messaggi lesivi del rispetto delle libertà individuali. Ma anche dei diritti civili e politici, del credo religioso, dell’appartenenza etnica. No a messaggi discriminatori con riferimento all’orientamento sessuale, all’identità di genere, alle abilità fisiche e psichiche.