Nel mese di settembre del 1988 fu realizzato il prototipo della supercar Ferrari 408 4RM, molto vicino alla produzione che non partì mai. Sviluppata dal reparto Ferrari Engineering, rappresentava l’evoluzione del prototipo sperimentale realizzato il mese di giugno dell’anno precedente, riconoscibile per la colorazione Rosso Corsa e identificato dal numero di telaio 70183. Fu l’ultimo progetto avviato dallo storico ingegner Mauro Forghieri, prima di abbandonare la Casa di Maranello.
La Ferrari 408 4RM ‘quasi’ di serie, invece, è riconoscibile per la colorazione Giallo Modena, ma anche per la dotazione di serie completa di specchi retrovisori e fari omologati per l’uso stradale. Tuttavia, l’elemento distintivo, come sottolineato dal sito spagnolo “Motor.es“, è rappresentato dal telaio in alluminio, sviluppato in sinergia con lo specialista canadese Alcan, al posto del comune acciaio.
Altra particolarità della supercar Ferrari 408 4RM era la trazione integrale, identificata dall’acronimo di ‘4 Ruote Motrici’. La massa, invece, ammontava a 1.343 kg. Il resto della meccanica prevedeva il motore 4.0 V8 aspirato da 300 CV di potenza e 373 Nm di coppia massima, posizionato al retrotreno in senso longitudinale, nonché abbinato al cambio meccanico a cinque marce della Ferrari 328 GTB.
Nonostante la realizzazione di ogni singolo componente per l’avvio della produzione in serie, la Ferrari 408 4RM restò allo stadio di prototipo. L’esemplare di colore Giallo Modena, identificato dal numero di telaio 78610, è esposto in mostra permanente presso la Galleria Ferrari di Maranello.
Molte soluzioni della supercar Ferrari 408 4RM, soprattutto dell’abitacolo, furono riutilizzate per gli interni della Ferrari 348tb del 1989. La sigla 4RM, invece, è stata utilizzata per identificare il sistema a trazione integrale della Ferrari FF, prima supercar del Cavallino Rampante a quattro ruote motrici, introdotta nel 2011 e poi evolutasi nell’attuale Ferrari GTC4 Lusso.
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