Chiusa a testa alta la tappa brasiliana, e con un rinnovato ottimismo in vista di un 2022 che si spera sia decisamente più foriero di soddisfazioni rispetto alle ultime stagioni, la Ferrari incassa diversi complimenti.
Ferrari: Sainz e Leclerc, che abbinamento!
Sebbene non abbia mai impensierito le scuderie leader del campionato attuale, vale a dire Mercedes e Red Bull, la quinta, ottenuta da Charles Leclerc e la sesta piazza, appannaggio di Carlos Sainz, valgono oro nel confronto diretto con la McLaren per il terzo posto nel Mondiale Costruttori.
Tra la decima posizione di Norris e il ritiro di Ricciardo, quello andato in scena ieri è stato un Gran Premio complicatissimo per il team di Woking. E così, a tre gare dal rompete le righe, sono 31,5 le lunghezze di vantaggio sul competitor diretto per la Ferrari.
Un buon margine, non determinante ma sicuramente di buon auspicio. Non lo ha nascosto nemmeno il team principal del Cavallino Rampante, Mattia Binotto. Poi, naturalmente, il direttore sportivo reggiano ha invitato a mantenere alta la tensione. Tuttavia, è evidente che il morale nel paddock sia abbastanza buono.
I tre aspetti positivi
Intervenuto a Sky Sport Formula 1, Marc Gené ha voluto dire la sua sulle performance della Rossa in Brasile e del distacco rifilato alla McLaren nelle ultime cinque gare. Un rendimento reso possibile grazie a quella che, ad avviso dell’ex pilota, costituisce la migliore coppia di alfieri. Tre aspetti sono positivi per la squadra: il divario di oltre tre punti tra lei e McLaren, 30 punti di differenza non se li immaginava. In secondo luogo, Leclerc ha la chance di sorpassare Norris in classifica e, terzo, la Ferrari massimizza il pacchetto.
Per quanto assistito di recente, crede nelle potenzialità del team, che sia pronto per essere vincente una volta perfezionata la macchina. Lo step di Leclerc è avvenuto grazie ai dati di Sainz del giorno prima. Loro due si spingono nella maniera migliore. Pensando alla sua partenza, tutti quelli a destra hanno goduto di una partenza migliore. Quest’anno Gené riconosce nella Ferrari la coppia numero uno.