Il numero uno di Alfa Romeo, l’amministratore delegato Jean-Philippe Imparato ha detto chiaro e tondo che lui e la sua azienda punteranno forte su Alfa Romeo Tonale e Brennero per il rilancio della casa automobilistica del Biscione.
Alcuni tra i fan più “puristi” dello storico marchio milanese hanno storto il naso dinnanzi a queste dichiarazioni sperando nell’arrivo di auto più consone a quella che è la storia e la tradizione della casa automobilistica premium di Stellantis.
Alfa Romeo Tonale e Brennero sono fondamentali per il rilancio del Biscione
Ma in realtà il ragionamento di Imparato e più in generale di Stellantis non fa una grinza. Alfa Romeo Tonale e Brennero sono considerati fondamentali per un motivo: i due modelli si andranno a a collocare in due tra i più redditizi segmenti di mercato presenti attualmente.
Basti pensare che secondo i dati di vendita ufficiali, in Europa i segmenti dei B-SUV e C-SUV valgono insieme oltre 5 milioni di immatricolazioni annue.
Nello specifico quello dei C-SUV, dove si andrà a collocare Tonale, intercetta tra i 2,5 e i 3 milioni di immatricolazioni annue, mentre quello dei B-SUV dove arriverà Brennero arriva a 2 milioni ma è quello in maggiore crescita tra i due e che quindi nel giro di qualche anno potrebbe anche diventare il più influente.
Non è un caso che la stragrande maggioranza dei produttori di auto ha deciso di puntare su questi segmenti lanciando nuovi modelli. Dunque Alfa Romeo Tonale e Brennero per avere successo dovranno farsi largo tra una nutrita concorrenza e dovranno offrire qualcosa di davvero speciale se davvero vogliono intercettare un buon numero di clienti fin qui rimasti lontani dalle auto offerte dalla casa automobilistica del Biscione.
Imparato lo sa è ha già detto che le due auto avranno nel DNA i geni di Alfa Romeo e punteranno su design, prestazioni, fluidità di guida, sportività e lusso. Del resto parliamo di un marchio premium che anche in questi segmenti ha intenzione di sfidare ad armi pari le proposte delle case automobilistiche tedesche e non solo. Vedremo dunque se il CEO Jean-Philippe Imparato e i suoi collaboratori riusciranno a vincere questa difficile sfida che potrebbe decidere le sorti future della casa automobilistica del Biscione.
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