La Formula 1 muta i suoi equilibri e cambia. In Ferrari lo sanno bene e col nuovo regolamento atteso per la stagione 2022 saranno tutte nuove le monoposto, ma cominceranno a mutare alcune considerazioni in relazione agli anni che verranno. Nel 2026, ad esempio, cambieranno le power unit in accordo con alcuni importanti interessamenti provenienti dal Gruppo Volkswagen che potrebbe fare capolino nel Circus con Audi e Porsche.
Una delle novità più consistenti sarà poi legata all’introduzione dei biocarburanti: già dal 2022 almeno il 10% delle componenti utilizzate dovrà appartenere a questa tipologia di combustibili, mentre tra il 2025 e il 2026 si dovranno utilizzare solamente carburanti di ultima generazione. In questa fase di grossi cambiamenti, Ferrari non vuole farsi cogliere impreparata.
Shell rinnova un accordo ormai storico con Ferrari
Proseguirà anche in questa direzione il rinnovo dello storico contratto, che da circa 70 anni intercorre tra la Ferrari e Shell. Lo storico produttore di carburanti e lubrificanti è infatti partner privilegiato della Ferrari, soprattutto per tutto ciò che riguarda la ricerca che ruota attorno ai combustibili. A confermare il rinnovo del contratto è stata l’agenzia Reuters.
La multinazionale olandese crede inoltre che l’approdo dell’etanolo in Formula 1, possa incoraggiare anche l’utilizzo sulle strade di tutti i giorni. Il rinnovo dell’accordo con Ferrari coincide con un importante coinvolgimento relativo alla compagnia energetica brasiliana Raizen, di cui proprio Shell è già azionista.
In questo modo, l’accordo che include anche rapporti con la brasiliana Raizen potrebbe introdurre in Ferrari vantaggi anche per ciò che riguarda il carburante. Tutti i team dovrebbero infatti usare etanolo di prima generazione, mentre già il vicepresidente di Shell Mobility István Kapitány, sempre a Reuters aveva ammesso: “non forniremo etanolo di seconda generazione ad altre squadre”. Un segnale molto importante che potrebbe garantire alla Ferrari un interessante rapporto privilegiato. Sempre secondo il vicepresidente del gruppo petrolifero, la Scuderia dovrebbe beneficiare in termini di competitività grazie all’apporto di questa nuova tipologia di carburanti.
Per un accordo rinnovato pare invece sempre più certo che la corposa partnership con Philip Morris, che dura ininterrottamente da 48 anni, verrà meno invece. Le indiscrezioni sembrano infatti sempre più avviarsi verso la via della conferma.