C’è un luogo nella campagna inglese che ormai da qualche anno restaura e modifica anche nelle linee, abbassandone il tetto, le splendide Lancia Aurelia B20 GT Coupé degli Anni Cinquanta. È lì che risiede la Thornley Kelham LTD che realizza le iconiche restomod su base Lancia Aurelia B20 GT Coupé, ovvero le Aurelia Outlaw apprezzatissime in giro per il mondo. Ora, un’ultimissima variante è la più leggera, veloce e cattiva di sempre.
Delle sole nove Lancia Aurelia Outlaw realizzate dalla Thornley Kelham che faranno parte della collezione Europeans dell’atelier inglese, le ultime tre versioni otterranno le specifiche European CSL con carrozzeria in alluminio e propulsore di derivazione Alfa Romeo sotto il cofano.
L’atelier ha utilizzato infatti un iconico V6 Busso da 3,2 litri di cilindrata, capace di 300 cavalli di potenza, abbinato ad un cambio a cinque rapporti e differenziale a slittamento limitato. Una potenza complessiva che è circa tre volte l’effettiva potenza di origine dell’iconica Lancia Aurelia B20 GT Coupé di un tempo. Un incremento significativo anche rispetto alle altre Aurelia Outlaw di casa Thornley Kelham: queste producevano infatti circa 220 cavalli provenienti da un V6 ex Lancia Flaminia da 2,8 litri. La coppia viene incrementata da circa 220 Nm a circa 340 Nm.
La Aurelia Outlaw in versione European CSL risulta anche più leggera
Oltre all’aumento di potenza non indifferente, la Aurelia Outlaw European CSL introduce anche una consistente cura dimagrante. Al posto dell’acciaio è stato infatti utilizzato alluminio con un peso ora portato a 1.100 chilogrammi, ovvero 75 chilogrammi in meno delle sue sorelle più pesantucce. Tutto questo in accordo col roll-bar di sicurezza, il climatizzatore e il largo uso di pelle e Alcantara per gli interni.
Le precedenti realizzazioni della Aurelia Outlaw sono state già caratterizzate da una revisione del telaio e delle sospensioni con modifiche che hanno introdotto un camber più negativo e una configurazione delle sospensioni posteriori indipendenti appositamente progettata con freni a disco entrobordo. La European CSL fa un altro passo avanti offrendo ai fortunati proprietari la possibilità di specificare i rapporti di trasmissione, il rapporto di sterzo a pignone e cremagliera e persino l’inclusione o meno del servosterzo. Questo si aggiunge a ulteriori modifiche alla configurazione delle sospensioni già riportata ai nostri giorni.
Come tutte le Aurelia Outlaw di Thornley Kelham, le European CSL possiedono gocciolatoi assenti e la caratteristica linea del tetto bassa ispirata alla B20 GT guidata da Giovanni Bracco nella Carrera Panamericana del 1951, con l’esterno che condividerà anche gli specchietti personalizzati e i fermi per il cofano motore. Ci sono anche ruote di tipo D. Inoltre, come le precedenti Aurelia Outlaw, la European CSL evita l’utilizzo di paraurti e gran parte delle modanature per un aspetto più elegante mentre non mancano le tante cromature in Nichel brillante.
Considerando che Thornley Kelham si impegna a cercare le Aurelia più disastrose dalle quali ricavare questi gioielli, l’atelier afferma che sono necessarie almeno 5.000 ore di lavoro per costruire ogni Outlaw. Questi iconici restomod potrebbero far storcere il naso ai puristi, ma risultano sicuramente interessanti e fortemente apprezzati da una grossa fetta di pubblico.