La nuova 296 GTB, dotata di motore V6 biturbo con tecnologia ibrida plug-in, è un chiaro riferimento all’originale Ferrari Dino. Le primissime vetture stradali a motore centrale prodotte dalla casa automobilistica di Maranello non furono ufficialmente vendute con il badge del cavallino rampante, ma solo con la scritta Dino.
Secondo quanto dichiarato all’epoca dall’azienda modenese, ciò significava che l’auto era “quasi” una Ferrari. Nonostante ciò, per molti esperti del settore questa vettura rappresenta una parte molto importante nella storia del cavallino rampante.
Ferrari Dino: la vettura a motore centrale è stata alla fine molto importante nella storia di Maranello
Enzo Ferrari decise di non vendere la Dino come una vera e propria Ferrari per non intaccare la reputazione della società che all’epoca era conosciuta per il suo glorioso V12. Inoltre, secondo un video pubblicato su YouTube da Carfection, non credeva che il guidatore medio potesse gestire la dinamica di guida di un’auto a motore centrale.
Ad ogni modo, la Dino prende il nome dal figlio del fondatore della casa automobilistica modenese, Alfredo “Dino” Ferrari, che poco prima della sua scomparsa all’età di soli 24 anni, ha aiutato a progettare un motore da corsa V6 da 1.5 litri. Infatti, tutti i propulsori V6 portarono il suo nome.
Nonostante fosse considerato inferiore da molte persone, il powertrain è piuttosto interessante, secondo Alex Goy di Carfection. Il recensore afferma che il V6 da 2.4 litri presente nella parte posteriore della Ferrari Dino 246 GT da lui testata riesce a sprigionare un sound davvero meraviglioso ed eccitante.
Anche se non indossa il cavallino rampante, l’auto si è rivelata piuttosto performante e nel tempo la sua reputazione è cresciuta sempre di più. Goy afferma inoltre che proprio questa vettura rappresenta l’inizio di alcune delle più grandi Ferrari mai realizzate a Maranello. Parliamo di auto molto importanti come le 288 GTO, F40, F50, Enzo, LaFerrari e 458.
Insomma, la Ferrari Dino ha dato vita a un qualcosa di molto importante per lo storico produttore modenese. È possibile scoprire maggiori informazioni sulla storica vettura cliccando sul tasto Play dell’anteprima del video presente dopo la galleria fotografica.