Una dei verbali più diffusi in Italia, in città e fuori, è per eccesso di velocità. La causa? La miriade di autovelox che spuntano come funghi: misurano la velocità istantanea, in un punto. Più i Tutor: super autovelox che misurano la velocità media sulle autostrade e sulle Statali Anas. Ma a volte chi corre lo fa in stato di necessità. E quindi può fare ricorso per annullare la multa. Inutile rammentare che chi spinge troppo sull’acceleratore mette a rischio la sicurezza stradale. E in caso di incidente grave viene accusato anche del reato di omicidio e lesioni stradali.
Eccesso di velocità: per salvare la vita
Ma quando si parla di stato di necessità, che si intende? Per l’articolo 54 del Codice Penale, non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona. Pericolo da lui non volontariamente causato, né altrimenti evitabile. Ovviamente, il fatto sia proporzionato al pericolo. Invece, l’articolo 2045 del Codice Civile (che è più adatto alla materia come le multe da autovelox), prende in esame una situazione specifica: quando chi ha compiuto il fatto dannoso vi è stato costretto dalla necessità di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno grave alla persona.
In concreto, cosa c’entra la multa per eccesso di velocità con lo stato di necessità? Qualche esempio: l’automobilista corre a 70 km/h dove c’è il limite di 50 km/h, per trasportare al pronto soccorso un passeggero che è in pericolo imminente di vita. Passa col rosso, infrange i limiti, prende un sacco di multe che arriveranno a casa dopo meno di 90 giorni.
Ricorso contro la multa: due strade
Con il certificato di pronto soccorso, con i testimoni, fa ricorso al Giudice di Pace del posto dov’è avvenuta la violazione entro 30 giorni dalla notifica della multa. Versando almeno 43 euro di tassa. Se il magistrato gli crede, la contravvenzione viene annullata: tolto qualsiasi verbale (autovelox, semaforo, Zona a traffico limitato). Altrimenti, è di solito confermata.
Oppure, in alternativa, fa ricorso gratis al Prefetto del posto dov’è avvenuta la violazione entro 60 giorni. Se vince, multa nulla. Se perde, la sanzione raddoppia: occhio.
Allo stesso modo, può esserci stato di necessità per un medico che corre da un paziente in pericolo di vita. O per un veterinario che “vola” causa possibile morte di un gatto, di un cane, di un cavallo.
Servono però le prove. Occorre dimostrare di essere in buona fede. E se un agente delle Forze dell’ordine ci ferma? Ha il dovere di dare la multa. Dopodiché, si farà ricorso.