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Sospensione della patente e revoca: come fare ricorso

Come opporsi in caso di sospensione della patente: le mosse giuste per continuare a guidare. Idem per la revoca, ma ricorrere è difficile

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Chi ha la patente B delle auto, e commette infrazioni gravi, perde punti. Per esempio, 6 punti per passaggio col semaforo rosso, più l’ammenda in euro. Per le violazioni ancora più pesanti (per esempio, superamento velocità di oltre 40 km/h), gli elementi del verbale sono numerosi: ammenda in euro, taglio di punti, e revoca o sospensione della patente. Che cosa sia è intuitivo: uno stop momentaneo alla licenza di guida. Tecnicamente, la sospensione è una sanzione accessoria disposta dagli Uffici di Motorizzazione Civile, oppure dal Prefetto o dall’autorità giudiziari. Impedisce momentaneamente ai titolari di utilizzare la patente. Lo dice l’articolo 218 del Codice della Strada. Ma si può fare ricorso, se il provvedimento è ingiusto.

Tuttavia, prima si ricordi che il conducente a cui è stata sospesa la patente, solo nel caso in cui dalla commessa violazione non sia derivato un incidente, può presentare istanza al Prefetto. Per ottenere un permesso di guida, in determinate fasce orarie. E comunque di non oltre tre ore al giorno. Adeguatamente motivato e documentato per ragioni di lavoro. Qualora risulti impossibile o estremamente gravoso raggiungere il posto di lavoro con mezzi pubblici.

Quando ci si può opporre? Facile: quando l’infrazione non è stata commessa, a detta dell’automobilista. Qui, si apre una partita interessante: da una parte, le Forze dell’ordine, secondo le quali la violazione c’è, e pertanto la sospensione della patente è sacrosanta. Dall’altra, il sanzionato. Con l’aiuto di Luigi Bechi, esperto in diritto della circolazione, andiamo a vedere come fare ricorso.

La prima via è quella del Prefetto. Tutto gratuito. Entro 60 giorni dall’infrazione. Ci si rivolge alla Prefettura del luogo della violazione. O al Giudice di Pace, pagando una tassa, entro 30 giorni. Come nell’esempio di cui sopra, si contesta il superamento velocità di oltre 40 km/h va dimostrato che invece l’infrazione non c’è stata. Oppure che esiste un vizio di forma nella multa. In particolare, l’assenza della dovuta cartellonistica che avrebbe dovuto preavvisare la presenza dei cartelli elettronici della velocità.

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Sospensione della patente: cosa dire nel ricorso

Citate nel ricorso l’articolo 142 comma 6-bis del Codice della Strada. Le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, ricorrendo all’impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi, conformemente alle norme stabilite nel regolamento di esecuzione del presente codice. Le modalità di impiego sono stabilite con decreto del ministro delle Infrastrutture, di concerto con il ministro dell’Interno.

E l’attività di posizionamento della segnaletica per autovelox dev’essere riportata sul verbale di accertamento.

In altre situazioni, per la sospensione della patente, è davvero dura proporre un ricorso vincente. Vedi circolazione contromano e altre manovre pericolose, guida in stato di ebbrezza e sotto l’effetto di stupefacenti o in caso di rifiuto accertamenti. Vedia anche la circolazione, in autostrada, sulla corsia di emergenza, al di fuori dei casi previsti dal Codice della Strada. Idem se si fugge dopo avere investito una persona o non si soccorrono i feriti. O circolazione con veicolo sequestrato. Come dimostrare che la violazione non c’è stata?

Revoca della patente: cos’è

Molto diversa la revoca della patente: la sua cancellazione della licenza. Quando il titolare perde definitivamente i requisiti psicofisici prescritti. O quando il titolare guida in stato di forte ebbrezza o sotto stupefacenti e causa incidenti. La persona cui è revocata la patente come torna a guidare? Deve rifare, dopo un certo periodo di tempo, il percorso per il conseguimento di un nuovo titolo di guida (esame teorico e pratico).

La patente di guida è revocata nei seguenti casi: guida con patente sospesa o per violazioni del Codice della Strada; provvedimento dall’Autorità giudiziaria: mancanza dei requisiti morali.

Un esempio: invertire il senso di marcia e attraversare lo spartitraffico o percorrere la carreggiata o parte di essa nel senso di marcia opposto a quello consentito sulle carreggiate, sulle rampe e sugli svincoli di autostrade e strade extraurbane principali. O superare di oltre 60 km/h il limite massimo di velocità per la seconda volta in 2 anni.

La Prefettura emette un provvedimento di revoca della patente di guida, sulla base del verbale redatto dal comando che ha rilevato la violazione (polizia municipale, polizia stradale, carabinieri). Il provvedimento può essere notificato nel luogo di residenza dell’interessato o tramite il comando di polizia competente. È possibile far ricorso contro il provvedimento di revoca della patente al Giudice di Pace del luogo in cui è stata commessa violazione entro 30 giorni dalla notifica.

Quando sono violate norme del Codice della Strada con rilevanza penale (es. guida in stato di ebbrezza), il procedimento in Tribunale può concludersi con sentenza o decreto penale di condanna che dispone la revoca della patente di guida quale sanzione amministrativa accessoria a sanzione penale.

È possibile far ricorso per gli eventuali vizi di legittimità contro il provvedimento di revoca della patente al Giudice di Pace del luogo in cui è stata commessa violazione entro 30 giorni dalla notifica.

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