Non c’è trucco, non c’è segreto, non c’è truffa: non è un dieselgate. Ma col gelo in Italia l’autonomia delle vetture elettriche in calo. Come gli stessi Costruttori rammentano. Di per sé, esiste un problema numero uno sulle percorrenze delle macchine a batteria: le Case dichiarano un dato ufficiale, dopo indagini di laboratorio. Quel numero si rivela poi molto più alto rispetto al dato di ogni giorno, dell’uso comune. Grosso modo, abbiamo un 20-30% di sovrastima. Pertanto, la percorrenza del futuro di 1000 km sarà di 700 km. Eppoi ci si mette il freddo polare.
Diciamo che l’autonomia media dichiarata dalle Case per tutte le elettriche è attorno a quota 400 km. Con temperature normali, con un uso normale, quella percorrenza può essere raggiunta dall’80% di tutti i conducenti di auto elettrica, se la strada è perfetta e l’itinerario ideale. Se ci sono salite e autostrade, l’autonomia crolla.
La percorrenza va a picco se lo stile di guida dell’elettrica è aggressivo. Idem se viene usato il climatizzatore sotto il Sole d’agosto per raffreddare l’abitacolo. Steso ragionamento col gelo di questi giorni: si usa il “clima” per riscaldare, succhiando energia alla batteria.
D’altronde, in Lapponia, la Fiat Nuova 500 elettrica è stata sottoposta a diverse torture, proprio per questo. Vedi foto in apertura. Idem tutte le macchine dei vari Gruppi.
Autonomia delle vetture elettriche: cosa accade col freddo polare
Secondo l’autorevole Touring Club Svizzero, la capacità delle celle della batteria a basse temperature è inferiore, circa -50% a -20°C. Lo dice atteryuniversity.com. Di solito, è compensato dal riscaldamento della batteria, ma anche questo costa energia e dipende dalla chimica della cella.
Per il TCS, il riscaldamento dell’aria richiede 2-5 kW di potenza. Così, aumenta il consumo di energia del veicolo di circa il 10-20%. Che fare per limitare la perdita di percorrenza? Usare il riscaldamento del sedile, del volante (insieme fanno circa 150W) e del parabrezza invece dell’aria condizionata. Lo sostiene adac.de.
Opportuno inoltre rammentare che, sulle tappe autostradali, una piccola riduzione di velocità ha un grosso impatto: 110 invece di 120 km/h riduce la resistenza dell’aria del 15%.
Altri due appunti. Uno: anche le termiche hanno il loro bel lavoro da fare in più con temperature da Polo Nord o da deserto del Sahara. Due: In termini di longevità delle batterie, il freddo ha anche dei vantaggi: la chimica delle celle è meno sollecitata rispetto alle alte temperature, dice il TCS.