Stellantis scommette sul futuro fatto di software e nuove piattaforme dedicate. Parte da qui la sfida che ha per protagonista assoluta l’auto elettrica, fortemente digitalizzata e ampiamente connessa. Le tre piattaforme che Stellantis ha presentato ufficialmente nei giorni scorsi fanno parte di questa nuova strategia. I loro nomi sono: STLA Brain, che gestirà il sistema digitale di controllo della vettura, STLA SmartCockpit, per tutto ciò che riguarda l’interfaccia utente e l’infotainment, quindi la STLA AutoDrive per la guida autonoma.
Una perfetta equivalenza digitale di ciò che sono già le quattro piattaforme che Stellantis utilizzerà da un punto di vista strettamente meccanico, ovvero le già note STLA Small, STLA Medium, STLA Large e STLA Frame. Le nuove piattaforme tecnologiche debutteranno a partire dal 2024 per poi essere distribuite, nei due anni successivi, proprio sulle già citate piattaforme dedicate alla meccanica.
In questo modo Stellantis “risponde” a quanto già posto in essere da Renault, con Software Republique, Volkswagen con Cariad o ancora Daimler che punta addirittura alla realizzazione di un sistema operativo proprietario per contrastare l’Android Automotive di Google.
Le tre piattaforme Stellantis sotto la lente di ingrandimento
La piattaforma STLA Brain sarà il vero “cervello” dei futuri veicoli dei marchi che risiedono sotto l’egida di Stellantis. Si avrà a disposizione un sistema operativo unico, dotato di unità centrale che ragiona come un server riducendo l’utilizzo di centraline e chip. Le capacità della STLA Brain non si concludono qui, visto che permette di ragionare su aggiornamenti Over The Air (OTA) mediante 30 moduli indirizzati quindi molto più flessibile rispetto ai 10 moduli oggi a disposizione.
La possibilità di avere meno chip a disposizione, in accordo con le contingenze attuali, permette di gestire l’intera catena in maniera più immediata sfruttando una più concreta semplicità nel montaggio. La STLA Brain ragiona anche su servizi integrati col cloud per connettere le centraline di contorno in modo da implementare le prestazioni in termini di diffusione dei dati. Diviene quindi importantissimo lo sviluppo del software.
Per quanto riguarda invece la STLA SmartCockpit, Stellantis introduce una nuova interfaccia capace di rivedere il rapporto fra uomo e macchina. Parliamo di un elemento hardware e software connesso con la piattaforma STLA Brain della quale rappresenta la controparte esterna, ovvero quella materialmente utilizzata dall’utenza. In questo modo ogni elemento rimane fondamentale per la nuova gestione dei prodotti sempre più tecnologici a disposizione del comparto automotive. La piattaforma sarà “alimentata” dalla recente partnership fra Stellantis e Foxconn (Mobile Drive).
Infine la STLA AutoDrive è destinata allo sviluppo e implementazione della guida assistita in collaborazione con BMW. La volontà è quella di ragionare su soluzioni destinate agli ADAS per l’automatizzazione di Livello 2, 2+ e 3. Anche in questo caso vengono previsti aggiornamenti OTA.