Quella lanciata ieri sul Corriere della Sera da Giorgio Terruzzi è una specie di bomba che potrebbe condurre a risvolti decisamente particolari. Al centro della questione c’è Jean Todt, colui che oggi si trova all’interno delle fasi finali del suo mandato di presidente della FIA ovvero la carica che ricopre ormai dalla fine di ottobre del 2009. Pare infatti ormai certo che il futuro di Jean Todt sarà al di là di una possibile ulteriore riconferma in Federazione. Il punto di domanda allora sorge spontaneo: cosa farà Jean Todt in futuro?
La risposta pare averla fornita proprio Giorgio Terruzzi. Jean Todt potrebbe infatti ritornare in Ferrari già a partire dal 2022, visto che il mandato in FIA scadrà il 17 dicembre prossimo. Pare che sia stato lui stesso ad aver manifestato tali volontà a John Elkann: in Ferrari, Todt ha lavorato dal 1993 al 2009 vincendo ben 14 Titoli Mondiali.
I primi contatti pare risalgano già alla 24 Ore di Le Mans dello scorso agosto che era stata avviata proprio dal presidente della Ferrari, John Elkann. Pare che al centro delle possibilità ci sia quella di ricoprire la carica di superconsulente, secondo una modalità già sperimentata con ottimi riscontri da Niki Lauda in Mercedes. In questo modo la Scuderia andrebbe ulteriormente ad incrementare il peso politico nel Circus, alleggerendo anche l’impegno di Elkann e supportando il lavoro di Mattia Binotto.
Il possibile futuro di Jean Todt in Ferrari non ha ancora ricevuto l’approvazione
Va detto che il 2022 rappresenta per Ferrari un punto fermo nella volontà di risollevare le sorti di una condizione non proprio positiva vissuta ormai da più stagioni. Jean Todt diventerebbe quindi uno dei protagonisti di questa ripresa, ma manca ancora l’approvazione da parte di John Elkann. Ma l’ipotesi pare stia circolando ormai da diverse settimane.
C’è poi un aspetto romantico. Jean Todt non ha mai nascosto il piacere di essersi trovato come a casa sua in Ferrari. Ora che si avvicina ai 76 anni sarebbe estremamente interessante per lui porre fine alla sua importante carriera lì dove ha vinto tanto e dove ha dato tantissimo.
“Senza contare l’amicizia con Stefano Domenicali, suo successore al timone della Scuderia, ora a capo di F1, con il quale potrebbe continuare a confrontarsi non più come tutore degli interessi federali ma in divisa, pardon, in cravatta, rossa”
scrive Terruzzi sul Corriere della Sera.
C’è da dire che il nome di Jean Todt era già comparso nella lista dei possibili successori di Louis Camilleri all’epoca della scelta del nuovo CEO di Ferrari. Ora le cose potrebbero prendere altre direzioni, potendo contare anche sull’imponenza di un nome come quello di Jean Todt che potrebbe mettere in pratica una condizione che appare sempre più plausibile. A parlare della possibilità che invece si possa pensare ad una carica di vice presidente è il Corriere dello Sport.
Va poi ricordato che la gestione contrattuale di Charles Leclerc risiede da sempre nelle mani del figlio di Jean Todt, Nicolas. In questo caso l’arrivo di Jean Todt nella Scuderia potrebbe consolidare la posizione del monegasco. Insomma, attorno alla figura di Jean Todt gravitano una serie di possibilità di peso non indifferente. La palla passa ora nelle mani di John Elkann, la decisione sarà sua.