Fra le oltre 90 vetture che il 12 dicembre prossimo la casa d’aste Aguttes proporrà ad un parterre di fortunati acquirenti, ci sono quattro straordinarie vetture carrozzate da Zagato decisamente interessanti: si tratta di tre iconiche Alfa Romeo e di una Lancia. C’è da dire che 33 delle oltre 90 vetture proposte fanno parte di una specialissima collezione, la Anna Lisa Art On Wheels, tutte rimaste ferme da circa 30 anni a questa parte. Il proprietario attuale, Patrick Duvarry, le aveva acquistate tutte tre anni fa e ora le propone all’asta proprio da Aguttes.
La collezione ha una forte “italianità” e una grande varietà di componenti in termini di vetture proposte. Tra queste, un set di quattro vetture firmate Zagato che sarà fra gli assoluti protagonisti dell’asta parigina in programma il 12 dicembre prossimo a partire dalla 15.00. Tre di loro sono frutto delle sperimentazioni degli Anni Sessanta, un periodo d’oro per Zagato. L’allora capo del design, Ercole Spada, si era già fatto notare per la creazione di un capolavoro: l’Aston Martin DB4 GT Zagato.
Spada però si è reso protagonista di un’altra svolta nella sua prolifica carriera, ovvero quando ha iniziato a concentrarsi sull’efficienza aerodinamica. La sua ricerca ha dato origine al concetto di “coda tronca” noto anche come Coda di Kamm, che si ritrova sulle sue vetture più iconiche: prima tra tutte l’Alfa Romeo Giulietta SZ2, poi le Alfa Romeo Giulia TZ e TZ2, quindi la 2600 SZ.
Le Alfa Romeo coda tronca del lotto
Due delle vetture carrozzate da Zagato proposte all’asta da Aguttes fanno parte di questa serie di progetti sperimentali e una è sicuramente la più famosa di tutte: l’Alfa Romeo Giulia Tubolare Zagato (TZ). Per questa vettura Spada ha arretrato il più possibile l’abitacolo e ha rivisto completamente la sezione posteriore, conferendo alla vettura linee molto tese.
L’Alfa Romeo Giulia TZ
L’Alfa Romeo TZ unisce alla proverbiale leggerezza fissata in appena 660 chilogrammi alla bilancia, un motore di gran carattere: si trattava del bialbero 4 cilindri da 1,6 litri in alluminio. Ciò in accordo col telaio tubolare sormontato da una sottile carrozzeria in alluminio. Con una velocità massima di 216 km/h, freni a disco e sospensioni indipendenti, la TZ ha conquistato numerose vittorie di classe alla 24 Ore di Le Mans, alla Targa Florio, ma anche alla Coupe des Alpes, alla 1000 Km del Nürburgring e alla Tour de France Automobile. Va ricordato che del modello sono state realizzate esclusivamente 112 unità.
La Alfa Romeo TZ proposta all’asta possiede numero di telaio AR750091. La casa d’aste sottolinea che si tratta di una delle TZ più autentiche oggi disponibili sul mercato. Sulla base della documentazione rilasciata il 30 settembre del 2019 dal Centro di Documentazione Alfa Romeo, la vettura ha lasciato le officine Zagato il 2 aprile del 1965 verniciata in Rosso con interni neri.
Venduta il giorno dopo a un tale Giovanni Bellichi, fu spedita a Milano. Passerà quindi di mano più volte durante i primi dieci anni di vita, senza però mai lasciare l’Italia. Tutto ciò è confermato da documenti dell’epoca che verranno affidati all’acquirente. Il 2 marzo 1977 viene immatricolata a Roma a nome di Girolami Vittorugo, gentleman driver noto per aver posseduto diverse vetture italiane decisamente iconiche. Fu sicuramente in quel periodo che la vettura fu riverniciata di bianco e i passaruota posteriori vennero allargati. L’auto è stata venduta nel 1983 e successivamente è entrata a far parte della famosa collezione di 200 vetture “Rosso Bianco” nelle mani di Peter Kaus. Nel dicembre 1990 l’auto è stata venduta all’asta al penultimo proprietario che l’ha parcheggiata in un garage per 28 anni. La stima proposta da Aguttes va dagli 800mila euro a 1.200.000 euro.
L’Alfa Romeo 2600 SZ
Un’altra rarità assoluta che non si vede molto spesso è l’Alfa Romeo 2600 SZ del 1966. L’interessante vettura, carrozzata da Zagato, incarna pienamente la firma dell’iconico carrozziere in accordo con la sezione posteriore dotata della coda tronca. La parte anteriore, spesso paragonata a uno squalo, è piuttosto unica per questa vettura e ha una forte presenza. Vennero realizzati solamente 105 esemplari.
L’Alfa Romeo 2600 SZ è quindi spinta dal 6 cilindri in linea da 2.584 cm3 alimentato da tre carburatori Solex per una potenza totale di 145 cavalli erogati. Beneficiando di un’aerodinamica più raffinata, la 2600 SZ introduce prestazioni migliori con una velocità massima fissata in 210 km/h (di 17 km/h migliore rispetto alla 2600 Sprint) e impiega 30,9 secondi per coprire i 1000 m con partenza da fermo. Nonostante questo guadagno di prestazioni e questo stile firmato Zagato, la produzione del modello rimase fortemente artigianale in accordo con un prezzo di acquisto sicuramente elevato all’epoca.
Da qui l’estrema rarità di questo modello molto esclusivo, oggi molto ricercato sul mercato. L’esemplare proposto all’asta è stato rilasciato il 14 dicembre del 1966 e consegnato nuovo nel suo colore originale Grigio Chiaro Metallizzato, interni in similpelle nera, il 31 dicembre 1966 a Franco De Angelis. I documenti che accompagnano questa 2600 SZ ne attestano poi la successiva vendita l’8 luglio 1978 a Giuseppe Leone, poi il 6 maggio 1987 ad Antonio Briganti. Questa vettura entrerà a far parte della collezione Anna Lisa il 1° luglio 2019. La pregevole vettura ha beneficiato di un restauro completo completato nel giugno del 1992. Il numero di telaio è 856088. La stima di Aguttes va 100mila a 150mila euro.
La interessante Lancia Appia GTE
Anche la Lancia Appia GTE è un’auto decisamente interessante poiché è stata la prima Lancia realizzata da Zagato ad essere venduta ufficialmente da Lancia. L’auto proposta all’asta da Aguttes è la quinta delle cinque vendute negli Stati Uniti nel 1959 dall’importatore Max Hoffman. Rimase negli USA per 40 anni prima di tornare in Europa.
Zagato presentò nel 1956 un primo prototipo di coupé destinato direttamente alle competizioni, inaugurando una serie di quattro Appia Coupé. Nella tradizione della grande casa, offrono una carrozzeria dominata dalla “doppia gobba” sul tetto tipica della prima versione in accordo con un telaio in acciaio scatolato, per mantenere un peso particolarmente contenuto. La prima Appia coupé di Zagato si chiamava GTZ, seguita dalla GT 2+2 e dalla Sport.
La variante GTE, che sta per Gran Turismo Esporto, viene presentata al Salone di Torino del 1958. Con la Lancia Appia GTE, Zagato passa così ufficialmente dallo status di allestitore che acquista telai a quello di fornitore ufficiale di coupé con carrozzeria speciale. Rispetto ai suoi predecessori, la GTE si caratterizza per la sua carrozzeria ancora più bassa e aerodinamica. C’è ora un muso più lungo, fari carenati e più incavati nei parafanghi con fanali posteriori anche parzialmente affondati. I dati di produzione della Appia GTE Zagato variano secondo le fonti, ma si stima che le quattro versioni abbiano prodotto in tutto 721 esemplari di cui 167 GTE con il primo motore da 53 cavalli e 134 con l’ultimo motore da 60 cavalli.
Le Lancia Appia GTE Zagato sono rarissime oggi sul mercato, e il prezzo continua chiaramente a lievitare. La stima di Aguttes va da 60mila a 80mila euro, senza riserva.
La Alfa Romeo SZ
Non manca un’Alfa Romeo SZ del 1990 ovvero la particolarissima vettura dotata di uno stile tagliente apprezzato e allo stesso tempo discusso. Della SZ sono state prodotte solo 1.036 vetture, quella proveniente dalla collezione Anna Lisa è la 38esima realizzata.
Il modello venne proposto in un’unica colorazione, il Rosso Alfa, mentre una sola copia era nera: quella riservata ad Andrea Zagato. L’auto è stata progettata tecnicamente secondo studi condotti dal compianto Giorgio Pianta. La sua piattaforma, le sospensioni montate su snodi sferici e i suoi freni a disco autoventilanti da 284 mm di diametro provengono dalla 75 Turbo Evoluzione di Gruppo. A. Il propulsore è il V6 Busso del Biscione di cilindrata pari a 2.959 cc, con bancate angolate di 60 gradi e due valvole per cilindro proveniente dalla 75 America: passa da 190 cavalli a 210/220 cavalli a 6.200 giri/min, consentendo un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 7 secondi e una velocità massima di 250 km/h.
La prima immatricolazione dell’Alfa Romeo SZ proposta da Aguttes risale al 18 luglio 1990 in Italia e ha avuto soli due proprietari fino ad oggi con circa 3mila chilometri percorsi. È accompagnata da tutta la documentazione d’epoca in lingua italiana e dal suo libretto di manutenzione. Valutata da Aguttes fra 50mila e 80mila euro, senza riserva.